“I Cavallini di Sardegna”, gli antenati dei francobolli che ci valgono un primato mondiale

Un primato mondiale nel campo filatelico: ecco cos'erano i "Cavallini di Sardegna" e come venivano utilizzati
Nel settore della filatelia, il Regno di Sardegna può vantare un vero e proprio primato mondiale.
Nel 1819, quindi due decenni prima che l’Inghilterra emettesse il suo primo francobollo, a Torino veniva vendute le “carte postali bollate”, nelle varianti da 15, 25 e 50 centesimi.
Con queste, così come succede oggi, chi inviava la missiva era tenuto a pagare in anticipo la spedizione.
La prima emissione fu considerata provvisoria e consisteva in fogli con i tre valori stampati in azzurro. Furono prodotti con due tipi di carta, filigranata e non, e posti in vendita come “Carta Postale Bollata”.
L’anno dopo vennero messi in vendita i fogli con tre valori, considerati quelli dell’“Emissione Definitiva”. Si trattava sempre di 3 fogli con 3 valori, rispettivamente di 15, 25 e 50 centesimi. La stampa non avveniva con inchiostro, ma era costituita dall’impressione a rilievo su carta filigranata, recante la dicitura “Regie Poste”, e con lo stemma dei Savoia.
Tra i collezionisti, questi antenati dei francobolli modelli sono conosciuti come “Cavallini di Sardegna” e sono molto ricercati e costosi.

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