Desulo piange Giambeppe Locci, medico di soli 27 anni. Il parroco: “Troppo giovane lasci la terra”
Sui social tantissimi gli attestati di stima e cordoglio per il giovane medico desulese, che collaborava con alcuni ospedali di Cagliari.
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Nuorese in lutto per la prematura scomparsa del giovane e stimato medico Giambeppe Locci.
L’intera comunità di Desulo si è stretta attorno ai familiari e alla fidanzata in questo giorno triste.
Giambeppe, poco tempo fa, aveva scoperto di avere un brutto male, contro il quale purtroppo nulla ha potuto.
Sui social tantissimi gli attestati di stima e cordoglio per il giovane medico desulese, che collaborava con alcuni ospedali di Cagliari.
Il parroco Valerio Casula gli ha dedicato oggi una toccante poesia su Fb, in sardo, di cui riportiamo anche la traduzione:
Che lampu in su chelu
coronadu de birde lavru
dolorosu e malu cravu
pesante, niedddu velu.
O Deus Tottupoderosu
sa mente muda attristada
abbarrat meda addolorada
sa vide in su coro dubbiosu.
Giambeppe dottore istimadu
troppu giovanu lassas sa terra
de Ambrogiu e Anna fizz’amadu.
Comintzande sa tua cuntierra
Deus a Issu di nd’hat leadu
pro sanare donzi mala gherra.
A GIAMBEPPE LOCCI
Come lampo nel cielo
coronato di verde alloro
doloroso e brutto chiodo
pesante e nero velo.
O Dio Onnipotente
la mente muta attristata
rimane molto addolorata
la fede nel cuore dubbioso.
Giambeppe dottore stimato
troppo giovane lasci la terra
di Ambrogiu e Anna figlio amato.
Iniziando la tua battaglia
Dio da lui ti ha portato,
per sanare ogni brutta guerra.
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Migliaia a Seui per Su Prugadoriu: la Sardegna riscopre la sua anima antica

La festa, giunta alla sua ventinovesima edizione, è stata ancora una volta l’occasione per ribadire che “non è Halloween, ma Su Prugadoriu”, una celebrazione profondamente radicata nella cultura sarda e nel culto dei defunti.
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Migliaia di persone hanno invaso oggi le strade di Seui per Su Prugadoriu, la storica manifestazione che ogni anno richiama visitatori da tutta la Sardegna e non solo.
Il borgo ogliastrino si è trasformato in un grande teatro all’aperto dove tradizione, ritualità e convivialità si fondono in un’unica esperienza. Fin dalle prime ore del mattino le vie del centro storico sono state animate dai bambini che, come da tradizione, hanno girato di casa in casa chiedendo offerte “po is animas”, in ricordo delle anime del Purgatorio.

La festa, giunta alla sua ventinovesima edizione, è stata ancora una volta l’occasione per ribadire che “non è Halloween, ma Su Prugadoriu”, una celebrazione profondamente radicata nella cultura sarda e nel culto dei defunti. Tra i vicoli acciottolati si sono alternati suoni, profumi e colori: nei caratteristici mangasinus produttori e artigiani hanno offerto formaggi, salumi, castagne, vini e piatti tipici come culurgionis e civargeddus, mentre artisti e musicisti hanno animato le piazze con canti e spettacoli.
I visitatori hanno potuto scoprire anche i luoghi simbolo del paese, dalla Palazzina Liberty al Carcere Spagnolo, fino alla Casa Farci e al sistema museale diffuso. L’edizione 2025, dedicata al tema della magia, ha confermato l’identità profonda di Seui, che attraverso Su Prugadoriu rinnova ogni anno il legame tra vivi e defunti, memoria e presente.

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