Come eravamo. Tortolì, la Via Monsignor Virgilio in una cartolina degli anni Cinquanta
La foto di oggi ritrae la Via Monsignor Virgilio, a Tortolì, in una cartolina degli anni Cinquanta. Lo scatto è stato gentilmente concesso da Giuseppe Puncioni, amministratore del gruppo FB “I love Tortolì”. Invia anche tu le foto del passato
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La foto di oggi ritrae la Via Monsignor Virgilio, a Tortolì, in una cartolina degli anni Cinquanta.
Lo scatto è stato gentilmente concesso da Giuseppe Puncioni, amministratore del gruppo FB “I love Tortolì”.
Invia anche tu le foto del passato ogliastrino alla mai [email protected] (indicando il nome del fotografo e del luogo immortalato).
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Lanusei, truffa da oltre 100mila euro ai danni di una pensionata. Denunciati tre uomini, ecco come l’hanno raggirata

Una truffa da quasi 120mila euro ai danni di una 73enne di Lanusei è stata sventata grazie alla pronta denuncia della vittima. Ecco come è andata
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Una truffa da quasi 120mila euro ai danni di una 73enne di Lanusei è stata sventata grazie alla pronta denuncia della vittima. Tre uomini, due residenti in provincia di Caserta e un 58enne napoletano, sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri della locale Stazione.
Secondo quanto ricostruito, la donna ha ricevuto un sms apparentemente inviato dalla società “Nexi”, che segnalava un’operazione bancaria di 990 euro non riconosciuta e forniva istruzioni dettagliate per annullarla, comprese le indicazioni di un numero di telefono da contattare.
Al telefono, un presunto operatore di “Nexi” l’ha informata di una probabile frode e l’ha convinta che fosse necessario coinvolgere i Carabinieri. Poco dopo, la vittima ha ricevuto una chiamata da un numero corrispondente a quello della Centrale Operativa di Lanusei, falsificato tramite la tecnica del “caller ID spoofing”. L’uomo, qualificatosi come Carabiniere di nome Giuseppe, ha guadagnato la fiducia della donna, convincendola a recarsi in banca e a effettuare tre bonifici verso conti correnti “Findomestic” per un totale di 119.800 euro.
Grazie alla tempestiva segnalazione, i militari hanno individuato i responsabili e, in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, recuperato 30.800 euro, già restituiti alla vittima.
I Carabinieri invitano la cittadinanza a prestare attenzione: mai fornire denaro, dati bancari o personali a interlocutori telefonici, sms o email, anche se apparentemente ufficiali.
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