(VIDEO) Ogliastra, un branco di mufloni nella zona di Perda de Liana

Ecco le immagini del video realizzato da Cristian Mascia, che ringraziamo per averle condivise con noi.
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Sergio Muntoni, pittore nato a Villagrande Strisaili e tortoliese d’adozione, ha dedicato tutta la sua vita all’arte, trasformando ogni quadro in un racconto profondo della sua terra. Le sue opere hanno attraversato confini e mari, esposte in tutta Italia, in Germania, a Nizza, New York e Panama, portando ovunque la bellezza del quotidiano isolano. I suoi lavori hanno dialogato con quelli di grandi maestri del Novecento come Morlotti, Guttuso, Viviani e De Chirico. Muntoni è stato anche pittore ufficiale di Legambiente, responsabile provinciale di Salvalarte, e tre delle sue opere fanno parte della Pinacoteca Italiana di Hong Kong.
Campione di realismo e di eleganza, vincitore di numerosi premi, ha sempre mantenuto un profilo discreto, guidato da un’umiltà rara. Nel catalogo “Sergio Muntoni. Il passato presente” scriveva: «Dipingo per un piacere personale che mi gratifica dentro, per rendere partecipi e trasmettere emozioni e sensazioni. Far vedere agli altri, in un modo diverso, tutto ciò che ci circonda: questo sì che mi gratifica».
Il 18 marzo 2014, una grave malattia lo ha strappato alla sua famiglia e alla comunità di Tortolì, lasciando un vuoto incolmabile. Ci ha lasciato la moglie Rosita, i figli Stefano, Giorgio e Andrea, e un’infinità di amici e ammiratori della sua arte.
Come ricordava il professore Tonino Loddo: «Sergio Muntoni usa il cesello per rivelare le anime dei luoghi e delle persone. È un uomo sensibile, lontano dalle mode, capace di catturare lo spirito di ciò che dipinge, andando oltre il semplice apparire per raggiungere l’emozione dell’essere».
Oggi, i suoi quadri continuano a parlare, a trasmettere la luce e l’anima dell’Ogliastra, e Sergio Muntoni resta tra noi, non solo nei pennelli e nei colori, ma nel modo in cui ci ha insegnato a guardare il mondo: con meraviglia, delicatezza e amore per ciò che ci circonda. La sua arte non è solo memoria, ma presenza viva, un ponte tra chi lo ha conosciuto e chi, guardando i suoi lavori, potrà ancora sentire il battito di un cuore sardo.
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