Ieri si è svolta una partecipata marcia di solidarietà per la Palestina, con appuntamento alle ore 10 a Tascusì, punto di partenza scelto dagli organizzatori per facilitare la partecipazione. La meta era la vetta di Punta la Marmora, nel cuore del Gennargentu, raggiunta da diversi versanti e percorsi.
Secondo il programma diffuso nei giorni scorsi, il percorso collettivo più seguito è stato quello dal versante desulese di Su Filariu, con possibilità di avvicinamento in auto fino alla sella Artillai, a supporto di chi aveva difficoltà nella camminata. Dopo il trasferimento in auto da Tascusì fino all’area di parcheggio di Su Filariu, la marcia è iniziata ufficialmente alle 11, con arrivo a Punta la Marmora alle 13.

Manifestazione Pro Palestina a Punta La Marmora
L’evento non aveva carattere politico-partitico ma era concepito come “una mobilitazione di persone, prima che di sigle politiche o entità associative, che comunque sarebbero benvenute”. Gli organizzatori hanno voluto sottolineare l’urgenza di “portare i nostri corpi, unendo visibilmente e amorevolmente le nostre coscienze, sulla vetta della montagna sarda”, come risposta al silenzio delle istituzioni di fronte alla crisi palestinese.
Molti partecipanti hanno espresso commozione e senso di responsabilità civile: “La condizione di estrema angoscia nella quale si svolge ormai da due anni la nostra vita quotidiana è vissuta da tutti noi come l’unico modo di ‘restare umani’”, ha detto uno degli organizzatori. Altri hanno osservato come la manifestazione rappresenti un gesto concreto di solidarietà: “Nel terribile mutismo delle istituzioni e quindi nella totale passività della politica, non ci resta altro che la mobilitazione visibile delle coscienze”.
L’iniziativa ha inoltre ricordato la situazione politica e diplomatica internazionale: “Dopo due anni (o dopo cento anni) di oscuramento della vicenda palestinese, compaiono brevi e clamorosi annunci di riconoscimento di uno Stato di Palestina, nella formula astratta di ‘Due popoli, due stati’”. Gli organizzatori hanno evidenziato la necessità di proseguire con il ripudio della guerra e la sospensione di forniture militari, definendolo un “obbligo tassativo prescritto dalla Costituzione”.
La manifestazione ha raccolto partecipanti provenienti da diversi comuni del territorio e ha rappresentato un momento di riflessione collettiva, camminando attraverso uno dei paesaggi più suggestivi della Sardegna, unendo natura, impegno civile e solidarietà internazionale.

Manifestazione Pro Palestina a Punta La Marmora
.
© RIPRODUZIONE RISERVATA