L’uso di erbe a fini medici ha una tradizione antichissima, consolidata da tutta una serie di effetti più o meno reali che nel tempo sono stati accostati ai vari esemplari. Un esempio è quello dell’iperico, fiore giallo dal quale è possibile estrarre un olio estremamente efficace per i suoi effetti lenitivi e antidepressivi, usato dalle mogli per mitigare la tristezza per i periodi di lontananza dei mariti pastori, e – nell’entroterra isolano – anche per motivi ben più misteriosi.

Secondo la leggenda l’iperico sarebbe nato dal sangue di san Giovanni, motivo per cui è noto ai più proprio come erba del santo. Un’erba utilizzata nientemeno che per scacciare il demonio, ma dotata anche di incredibili poteri divinatori. Per questo – nella notte del solstizio d’estate, la più breve dell’intero anno solare e dedicata appunto al santo – le giovani nubili erano solite sfruttarli per ottenere previsioni in merito al proprio matrimonio.

Le ragazze – soprattutto quelle della Gallura – raccoglievano quindi in piccoli mazzolini i fiori dell’erba magica, serrandoli con nastrini colorati e rimanendo in attesa di scoprire – la mattina successiva – quale insetto sarebbe andato a poggiarvisi, rivelando così il mestiere del futuro marito. Nel nome di san Giovanni veniva quindi rivolta una preghiera, al fine di ottenere quell’unica informazione tanto agognata, e cioè se le devote avrebbero contratto giusto matrimonio entro la fine dell’anno.

Le coppie previste da questo sacro rito venivano quindi indicate come “comari e compari di san Giovanni”, suggellate da riti che prevedevano lo scambio di vasi e germogli di grano, emblematici rappresentanti dell’eterna connessione fra sessualità umana e fertilità della terra.

Dalla Sardegna al palcoscenico internazionale: la tortoliese Cristiana Pilia, atleta di 44 anni, ha brillato al Dubai Muscle Show, una delle competizioni più prestigiose del mondo del fitness, portando a casa una vittoria nella categoria Fitness Model – Theme Wear e un secondo posto nella Bikini Routine.

L’evento, ospitato durante l’Expo di Dubai, è organizzato da una federazione internazionale con sede in Australia, nota per essere composta quasi esclusivamente da atlete donne e per la sua attenzione alla valorizzazione della femminilità in corpi scolpiti e potenti.

“La cosa che mi è piaciuta di più – racconta Cristiana – è proprio questo: la celebrazione della femminilità in un corpo forte e muscoloso. Non si tratta solo di fisico, ma di equilibrio, grazia e determinazione.”

Dietro il successo, mesi di intensa preparazione. “Ogni volta che gareggio la preparazione è sempre più pesante,” spiega l’atleta, “forse anche per via dell’età e delle tante cose da gestire nella vita di tutti i giorni. E poi non sono mancati gli imprevisti: il volo rimandato di un giorno ci ha fatto arrivare a Dubai con meno tempo per ambientarci. Ma con Franco al mio fianco siamo riusciti anche in questa impresa.”

Franco Dente,  il compagno e coach specializzato che la segue passo dopo passo, è una presenza fondamentale nel suo percorso: “Non mi ha mollato per un secondo in questi mesi. È stata dura, ma ho sempre bisogno di nuovi stimoli per migliorare e fare di più.”

L’atleta sarda Cristiana Pilia a Dubai

L’atleta sarda Cristiana Pilia a Dubai

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