Il mustiolo: in Sardegna abita il mammifero più piccolo del mondo
Il mustiolo: in Sardegna abita il mammifero più piccolo del mondo (in sardo topixèddu).
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Lo sapevate? In Sardegna abita il mammifero più piccolo del mondo: il mustiolo, in sardo topixèddu o topixedu de sartu.

Come riporta Sardegna Foreste, il mustiolo è presente nelle penisole Italiana, Balcanica, Iberica e nel Nord Africa, nelle isole mediterranee, comprese la maggior parte delle piccole isole. In Sardegna è segnalato anche sull’Asinara.
Il mustiolo è il mammifero più piccolo del mondo, da adulto pesa circa 1,2-2,5 grammi e ha una lunghezza totale di 5-6 cm. La coda è lunga circa la metà del corpo, è nuda salvo alcune lunghe setole. Ha la morfologia tipica del toporagno con la testa di dimensioni relativamente grandi, il muso lungo e appuntito, gli occhi poco visibili e le orecchie piccole e tondeggianti. Si distingue dall’altro soricide presente in Sardegna (Crocidura russula) oltre che per le dimensioni inferiori, anche per la diversa colorazione. Il suo colore è di un grigio marroncino uniforme, più o meno scuro con il ventre più chiaro, biancastro.
L’animale è attivo sia di giorno che di notte e alterna fasi di attività con quelle di riposo, cacciando lombrichi, insetti, artropodi ed altri invertebrati di dimensioni uguali o maggiori delle sue. Sono animali innocui e utili all’uomo soprattutto nel campo dell’agricoltura. In natura vive dai 12 ai 18 mesi.
Riproduzione: la riproduzione può avvenire più volte all’anno, generalmente tra la primavera e l’inizio della stagione autunnale (marzo-ottobre). Le femmine, che costruiscono un nido rudimentale di foglie e di altri materiali vegetali utilizzato solo per la riproduzione, possono entrare in estro subito dopo il parto e rimanere incinte mentre allattano i piccoli del parto precedente. La gestazione dura un mese o poco meno, al termine della quale nascono dai 2 a 5 piccoli, che pesano solo 2 grammi e diventano indipendenti dopo circa 20 giorni.
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“Il mare inizia da qui”: i bambini di Porto Frailis colorano le caditoie del porto di Arbatax per educare al rispetto dell’ambiente

Guidati dall’artista Franco Mascia, i piccoli studenti hanno trasformato le caditoie della banchina di levante in vere e proprie opere d’arte, colorandole e decorandole con messaggi che ricordano a tutti che “il mare inizia da qui”.
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Educare al rispetto del mare può partire da gesti semplici e creativi. Con questa convinzione è nato il progetto promosso dal consigliere comunale con delega all’Ambiente, Riccardo Falchi, e dall’assessora all’Istruzione, Irene Murru, che ha coinvolto i bambini della quinta classe della scuola di Porto Frailis in un’iniziativa di sensibilizzazione e arte pubblica nel porto di Arbatax.
Guidati dall’artista Franco Mascia, i piccoli studenti hanno trasformato le caditoie della banchina di levante in vere e proprie opere d’arte, colorandole e decorandole con messaggi che ricordano a tutti che “il mare inizia da qui”. Un modo originale e coinvolgente per unire educazione ambientale, creatività e senso civico, sensibilizzando cittadini e visitatori sull’importanza di non gettare rifiuti nelle griglie che portano direttamente al mare.
L’iniziativa, patrocinata dall’Autorità di Sistema Portuale, ha visto la partecipazione del comandante del porto Mattia Caniglia e degli agenti della Polizia Locale, a conferma del valore della collaborazione tra istituzioni, scuola e comunità.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto alla dirigente Castrogiovanni, agli insegnanti e a tutti i bambini e bambine che, con entusiasmo e impegno, hanno contribuito a rendere il porto di Arbatax un luogo più bello, colorato e consapevole.

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