Alla scoperta di “Su Nenniri”: una mostra permanente a Bari Sardo

La mostra sarà un punto di partenza per restituire a questo rituale il valore antropologico e culturale, che nel tempo ha perso l'autentico significato, con l'obiettivo di riportarla agli antichi splendori di un tempo.
A partire dal 20 luglio a Bari Sardo verrà allestita una mostra permanente aperta a tutti, dedicata al rito de “Su Nenniri” nei locali della biblioteca comunale sita in Via Puccini n. 5. L’idea è nata grazie alla volontà dell’Amministrazione comunale di far conoscere a tutti questa antica usanza bariese. La cura della mostra è stata affidata all’Associazione Culturale Nostra Signora di Monserrato che da anni si occupa di ricerca e cura degli antichi riti tradizionali del paese e dell’Ogliastra in generale, nonché di riportare alla luce le vestimenta di un tempo.
La mostra sarà un punto di partenza per restituire a questo rituale il valore antropologico e culturale, che nel tempo ha perso l’autentico significato, con l’obiettivo di riportarla agli antichi splendori di un tempo.
“Su Nènniri” è un piccolo vaso colmo di terra e bambagia che – secondo l’antica tradizione cristiana – si preparava al principio del periodo di Quaresima, solitamente durante il Mercoledì delle Ceneri: un compito che spettava principalmente alle donne.
L’esposizione permanente comprende una serie di immagini e documenti del passato che testimoniamo l’origine molto antica del rito de “Su Nenniri” che si svolgeva a Bari Sardo non solo nel periodo pasquale ma anche in particolare in occasione della festa di San Giovanni Battista il 24 Giugno di ogni anno. Il rito è legato al culto del dio Adone. Il culto è giunto in Sardegna dopo essersi diffuso in Grecia e in Asia Minore. Il significato originario dei giardini di Adone era quello della morte e rinascita del dio della vegetazione. Con l’avvento del Cristianesimo tale usanza è stata adottata dalla religione cattolica. E’ una festa legata al mondo agro pastorale ed è propiziatoria per augurare una annata prospera e feconda.
In tutto il mondo si celebrano rituali, la dimensione del rito fa parte dell’essere umano da tempi antichissimi, riti per scolpire nel flusso della vita dei momenti precisi. Riti di iniziazione: prove o cerimonie a cui, nelle antiche civiltà, ci si sottoponeva o si partecipava, per entrare a far parte di un qualcosa di specifico, a volte misterioso. Riti di passaggio, a cui spesso erano sottoposti i giovani nella transizione all’età adulta attraversando una trasformazione emotiva e psichica.
Ma l’essere umano ha creato riti anche per celebrare e onorare i cicli universali della vita e della natura. Nel tempo però i riti si sono ridotti e modificati, ma non sono scomparsi perchè la nostra vita è fatta di riti e ritualità.
Come il rito de “Su Nenniri” che si ripete oramai da anni per San Giovanni Battista a Bari Sardo. Il rito de “Su Nenniri” è una festa che racconta la nostra storia comune. Con la mostra che testimonia un usanza ancora molto viva e sentita dai bariesi, si intende sensibilizzare l’identità culturale mediante la conoscenza delle tradizioni locali affinchè la memoria delle nostre radici non si affievolisca con il passare del tempo ma faccia parte della nostra vita come lo è stata per i nostri avi.

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