Perché iniziare a praticare yoga? La parola all’insegnante ogliastrina Gemma Loi
Oggi ne parliamo con l'insegnante tortoliese Gemma Loi, che da anni si dedica a questa disciplina.
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Lo yoga è una disciplina nata in India migliaia di anni fa allo scopo di migliorare la vita dei praticanti sia a livello fisico che spirituale. Non a caso la parola “yoga” significa “unione” e, nonostante molte persone oggi credano si tratti di una vera e propria attività fisica per rimettersi in forma che ti permette di accavallare le gambe dietro la testa, in realtà lo yoga resta una disciplina fortemente spirituale. Ma, soprattutto, una disciplina che tutti possono praticare. Sono tanti i motivi per cui è bene iniziare a fare yoga, basti solo pensare che spesso è utilizzato anche per combattere la depressione.
Oggi ne parliamo con l’insegnante tortoliese Gemma Loi, che da anni si dedica a questa disciplina.

Che tipologia di yoga proponi ai tuoi studenti?
Quali sono i benefici dello yoga e a chi è rivolto?

Cos’è lo yoga per te?
YOGA significa unione, diventare uno, mettere in contatto l’anima individuale con quella universale. Possiamo chiamarlo come preferiamo, universo, consapevolezza superiore, Dio, energia. Si tratta di un percorso che attraverso la rimozione di ostacoli ci permette di scoprire la nostra essenza. In un mondo sempre meno unito lasciare andare l’ego e aprirsi a qualcosa di più grande penso possa davvero fare la differenza. I motivi per i quali ci si avvicina allo yoga sono tanti. Per molti è un modo di rilassarsi, alcuni ricercano un allenamento intenso e un corpo scolpito, altri invece l’armonia interiore e l’equilibrio. C’è chi si avvicina consapevolmente alla ricerca di una crescita personale. Io penso che tutti i motivi siano validi. Come insegnante cerco di offrire un sostegno ispirato, creando lezioni sicure e stimolanti dove esplorare e sperimentare il corpo, la mente e lo spirito. Le intenzioni durante la pratica sono sempre personali.
Credi sia una disciplina adatta anche ai bambini? Se sì, perchè?
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Claudia Pala tra i 10 vincitori di NBFC Upskilling: 30mila euro per la sua startup innovativa ABBISTAS

Con ABBISTAS, Claudia Pala porta in Sardegna e in Europa un progetto tecnologico all’avanguardia.
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La sarda Claudia Pala si è distinta tra i 10 vincitori del programma NBFC Upskilling, aggiudicandosi un premio di 30 mila euro per sostenere lo sviluppo della sua startup ABBISTAS, innovativa realtà nel settore del monitoraggio marino.
Il programma, promosso dal CNR e dal National Biodiversity Future Center (NBFC) – il primo centro nazionale sulla biodiversità finanziato dal PNRR–Next Generation EU – in collaborazione con Deloitte e la Luiss Business School, mira a formare una nuova generazione di innovatori in grado di trasformare idee ad alto impatto ambientale in progetti concreti e sostenibili.
ABBISTAS propone una rete di mini-boe intelligenti dotate di sensori fisico-chimici e biologici (eDNA) in grado di raccogliere e trasmettere in tempo reale dati marini a una piattaforma cloud per analisi e reportistica. Integrando IoT, intelligenza artificiale e analisi genetica ambientale, la startup offre un monitoraggio predittivo, automatizzato e sostenibile, unico in Europa. Il servizio, pensato per impianti di acquacoltura, cooperative di pesca, enti pubblici e operatori del turismo marino, funziona “as-a-service”, garantendo dati affidabili per una gestione efficace e sostenibile delle risorse marine, in linea con le nuove normative ambientali e climatiche.
La selezione dei vincitori è stata affidata a una giuria di esperti del settore biodiversità e innovazione, tra cui Ezio Ravaccia (Director e Partner di Primo Capita), Giulio Montoli (Chief Investment Officer di Zest), Andrea Beretta (Senior Director per Startup Operations & Investments presso Terra Next), Simonetta Fraschetti (Professoressa all’Università del Salento) e Hellas Cena (Pro Rettore alla Terza Missione dell’Università di Pavia), le ultime due anche spoke leader del NBFC.
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