Dopo tanti mesi di intensa attività nel territorio di Baunei, si prendono una pausa dalla loro opera di volontariato, gli instancabili “Giovani di Ardalavè”.

Il gruppo di pensionati, da anni è fortemente impegnato nella cura degli spazi pubblici comunali e ha ripulito e sistemato diverse zone del paese.

L’Amministrazione comunale rende omaggio a questi laboriosi uomini con una nota ufficiale: “Dopo tante giornate dedicate alla cura del territorio, i giovani di Ardalave’ sospendono per qualche mese la loro lodevole attività a servizio della comunità. Mercoledì scorso hanno portato a termine il loro lavoro e chiuso in bellezza festeggiando il compleanno di uno dei laboriosi volontari. Cogliamo nuovamente l’occasione per ringraziarvi e ci auguriamo, che passata la calura estiva, con la consueta armonia e volontà, riprendiate la vostra opera”.

Nei primi anni del 900 ad Urzulei venne fatta una sensazionale scoperta archeologica. Un giovane del paese, intento a cercare radica di erica destinata alle fabbriche di pipe in Germania, trovò una statuetta di bronzo nella grotta “sa Domu ‘e s’Orcu“.

La statuetta nuragica raffigura una madre con un figlio morto (o morente) in braccio, quasi con l’intento di supplicare qualche arcaica divinità per la sua salvezza.

La posa dei personaggi ricorda la più famosa Pietà di Michelangelo e infatti qualcuno l’ha ribattezzata “La Pietà Sarda” mentre prof. Giovanni Lilliu la chiamò la Madre dell’Ucciso.

La straordinaria forza raffigurativa di un manufatto risalente a 3500 anni fa lascia stupefatti, anche se purtroppo qualche dubbio rimane sui significati reali del bronzetto.

Attualmente la statuetta è conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.