Lo sapevate? Gigi Riva e Fabrizio De Andrè si conoscevano e si stimavano: ecco come andò il loro primo incontro
Due miti degli anni Sessanta e Settanta, Gigi Riva e Fabrizio De Andrè, musica e sport vicini. I due si conoscevano e si stimavano: si conobbero a Genova grazie a un appuntamento organizzato da un ex giocatore del Cagliari. Riva era un fan del cantautore che accettò l'incontro.
Lo sapevate? Gigi Riva e Fabrizio De Andrè si conoscevano e si stimavano: ecco come andò il loro primo incontro.
Due miti degli anni Sessanta e Settanta, Gigi Riva e Fabrizio De Andrè, musica e sport vicini. I due si conoscevano e si stimavano: si conobbero a Genova grazie a un appuntamento organizzato da un ex giocatore del Cagliari. Riva era un fan del cantautore che accettò l’incontro.
Riva si recò a casa di De Andrè, inizialmente timidi i due si sciolsero grazie al whisky. Uno, due, tre bicchieri e andarono avanti per ore. Il campione del Cagliari rimase affascinato dal fatto che l’artista dormisse la mattina per poi andare in giro in campagna la notte a cercare l’ispirazione, ascoltando i rumori della campagna. Le canzoni preferite di Riva? Preghiera in gennaio e Bocca di Rosa. Un intenditore.
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Si chiama “tumballa” e la sua ricetta è antichissima: sapete in che paese viene realizzato questo dolce?
Realizzato dalla maestra pasticcera Chiara Lai, questo particolare dolce viene realizzato in un determinato paese della Sardegna, sapete quale?
I suoi ingredienti sono semplicissimi: miele e nocciole. A impreziosire il dolce dei decori realizzati in glassa reale. Ecco la “tumballa”, una ricetta antichissima che trova molte parentele in altrettante preparazioni del Mediterraneo. Oggi vi proponiamo la tumballa di Ovodda, realizzata da Chiara Lai, abilissima maestra pasticcera.
Ma gli antenati della tumballa possono variare da una cultura all’altra e nel corso del tempo pur mantenendo gli stessi ingredienti, miele e nocciole. Ad esempio il “Loukoumades”, un dolce tradizionale presente in diverse culture del mondo classico e successivamente adattato in varie forme e varianti nelle cucine di molte regioni.
Ateneo da Naucrati menziona dolci simili nelle opere del teatro greco e, il nome che usa Chiara Lai per denominare il dolce è citato nelle ricette del cuoco ottocentesco Giovanni Vialardi di Casa Savoia, ma la preparazione è molto molto antica. La tumballa insomma ha mantenuto la sua popolarità attraverso i secoli, anche se con diverse variazioni e adattamenti.
Fonte Storia della cucina di Sardegna.
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