Omicidio Dina Dore: i beni restano a Rocca, destinato all’ergastolo

La giudice ha rigettato l'istanza avanzata dalle sorelle e dalla madre di Rocca: i beni restano a lui
I beni intestati a Francesco Rocca – il dentista di Gavoi condannato in via definitiva all’ergastolo come mandante dell’omicidio della moglie Dina Dore avvenuto nel marzo 2008, – appartengono a lui soltanto: lo ha stabilito la giudice civile del tribunale di Nuoro Tiziana Longu, rigettando l’istanza avanzata dalle sorelle e dalla madre di Rocca.
Un’astuzia probabilmente per evitare di rendere i beni del dentista aggredibili dai Dore e dalla stessa figlia 13enne di Rocca, per il cui risarcimento sono in corso altre due cause civili.
I FATTI. Dina Dore è stata uccisa il 26 marzo 2008 a Gavoi, in Sardegna. L’omicida ha colpito Dina alla testa con un corpo contundente, l’ha poi incaprettata e imbavagliata con del nastro adesivo e messa nel bagagliaio dell’auto che la donna aveva parcheggiato nel garage della casa dove viveva con il marito Francesco e la figlia Elisabetta, che al tempo aveva soli 8 mesi. Il marito è stato condannato in via definitiva all’ergastolo per aver commissionato ad un minorenne, Pierpaolo Contu, l’omicidio di Dina.
Ulassai Festival 2025: quattro giorni di libertà, sport e natura tra i Tacchi d’Ogliastra

Immerso tra i celebri Tacchi calcarei d’Ogliastra, l’Ulassai Festival propone quattro giorni di attività all’aria aperta: arrampicata, trekking, mountain bike, highline, parkour, yoga e pilates si intrecciano in un programma ricco e variegato, pensato per coinvolgere sportivi, famiglie, appassionati e curiosi.
Dal 30 maggio al 2 giugno 2025 torna l’attesissimo Ulassai Festival, l’evento che ogni anno trasforma il suggestivo borgo ogliastrino in un palcoscenico a cielo aperto dedicato all’avventura, allo sport e alla condivisione. Giunto alla sua quinta edizione, il festival è ormai un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’outdoor e della montagna, tra paesaggi mozzafiato e un’atmosfera genuina, fatta di natura, tradizione e cultura.
Immerso tra i celebri Tacchi calcarei d’Ogliastra, l’Ulassai Festival propone quattro giorni di attività all’aria aperta: arrampicata, trekking, mountain bike, highline, parkour, yoga e pilates si intrecciano in un programma ricco e variegato, pensato per coinvolgere sportivi, famiglie, appassionati e curiosi.
Tra le novità più attese, anche quest’anno verrà allestita la spettacolare highline sopra piazza Barigau, una fettuccia sospesa a 150 metri d’altezza per 500 metri di lunghezza: un’installazione da brivido che rappresenta il cuore pulsante del festival e il simbolo della sua libertà senza compromessi.
Ospiti d’eccezione dell’edizione 2025 saranno Nicolas Favresse, scalatore belga di fama internazionale, e Klaas Willems, anche lui belga e ormai “ulassese d’adozione”. Favresse porterà la sua energia e la sua esperienza al festival, mentre Willems sarà protagonista di uno dei due cineforum serali, con la proiezione del documentario “Still Alive”, diretto da Santino Martirano: un viaggio emozionante nella sua storia personale di resilienza contro il cancro e la fibrosi cistica, girato tra le spettacolari pareti del canyon di Sa Tappara. L’altro film in programma sarà “Riders on the Storm” di Drew Smith, dedicato a una delle vie più leggendarie delle Torri del Paine, in Patagonia.
Non mancheranno momenti di musica dal vivo, talk, incontri, laboratori e spazi dedicati alla cultura e alla tradizione sarda, per un’esperienza che va oltre lo sport e si trasforma in un vero e proprio viaggio nell’anima del territorio.
Nato sette anni fa da un gruppo di giovani appassionati, oggi l’Ulassai Festival coinvolge l’intera comunità del paese e rappresenta un esempio virtuoso di valorizzazione del territorio attraverso lo sport e la cultura. Promosso dall’amministrazione comunale di Ulassai, l’evento fa parte del progetto “Ulassai: dove la natura incontra l’arte”, cofinanziato dall’Unione Europea.
Il programma completo dell’edizione 2025 sarà presto disponibile sul sito ufficiale www.ulassaifestival.com. Un invito aperto a tutti: scalatori, escursionisti, sognatori e amanti della natura. Perché a Ulassai, la libertà è qualcosa che si respira, si vive e si condivide.

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