Omicidio Dina Dore: i beni restano a Rocca, destinato all’ergastolo

La giudice ha rigettato l'istanza avanzata dalle sorelle e dalla madre di Rocca: i beni restano a lui
I beni intestati a Francesco Rocca – il dentista di Gavoi condannato in via definitiva all’ergastolo come mandante dell’omicidio della moglie Dina Dore avvenuto nel marzo 2008, – appartengono a lui soltanto: lo ha stabilito la giudice civile del tribunale di Nuoro Tiziana Longu, rigettando l’istanza avanzata dalle sorelle e dalla madre di Rocca.
Un’astuzia probabilmente per evitare di rendere i beni del dentista aggredibili dai Dore e dalla stessa figlia 13enne di Rocca, per il cui risarcimento sono in corso altre due cause civili.
I FATTI. Dina Dore è stata uccisa il 26 marzo 2008 a Gavoi, in Sardegna. L’omicida ha colpito Dina alla testa con un corpo contundente, l’ha poi incaprettata e imbavagliata con del nastro adesivo e messa nel bagagliaio dell’auto che la donna aveva parcheggiato nel garage della casa dove viveva con il marito Francesco e la figlia Elisabetta, che al tempo aveva soli 8 mesi. Il marito è stato condannato in via definitiva all’ergastolo per aver commissionato ad un minorenne, Pierpaolo Contu, l’omicidio di Dina.
Sapevate che in Sardegna cresce un albero rarissimo originario dell’Andalusia? Ecco di cosa si tratta

Chiudendo gli occhi, potreste immaginare di essere tra le montagne del sud della Spagna… e invece siete nel cuore della Sardegna.
Chiudendo gli occhi, potreste immaginare di essere tra le montagne del sud della Spagna… e invece siete nel cuore della Sardegna.
Proprio così: nei boschi di Bolotana, nel Marghine, si trova un magnifico esemplare di Abies pinsapo Boissier, conosciuto anche come abete di Spagna. Si tratta di una specie molto rara, considerata simbolo nazionale in Andalusia, dove cresce spontaneamente. Pochi altri esemplari sono presenti in una zona montuosa del Marocco settentrionale, non lontano dallo Stretto di Gibilterra. La sua presenza in Italia è eccezionale e limitata ad alcuni orti botanici e parchi, tra cui quelli di Verbania, Siena e Trieste.
In Sardegna, l’abete si trova all’interno della splendida tenuta di Villa Piercy, dimora ottocentesca costruita dall’ingegnere gallese Benjamin Piercy – lo stesso che progettò la rete ferroviaria sarda. L’albero, imponente, raggiunge i 25-30 metri d’altezza e una circonferenza di circa 270 cm. Le sue forme sono particolari: rami irregolari, talvolta sorprendenti, come il grande braccio laterale che si sviluppa a metà del tronco – una delle caratteristiche tipiche che l’abete di Spagna assume con l’età.
Questa specie vive solitamente sopra i 900 metri d’altitudine e, non a caso, la foresta di Bolotana si trova proprio intorno ai 1000 metri. Lì, tra sentieri silenziosi e paesaggi verdi, è possibile incontrare questo ospite insolito e affascinante, testimone silenzioso di legami botanici e storici tra la Sardegna e terre lontane.

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