Sanità, a Tortolì e Lanusei tornano i manifesti provocatori contro la Asl, chiamata a rispondere a 5 domande scomode
Ancora manifesti provocatori sulla situazione della sanità in Ogliastra: ecco le domande alle quali si attende risposta da parte della Asl
Poco meno di un mese fa degli enormi manifesti affissi a Lanusei e Tortolì, che invocavano la chiusura dell’ospedale ogliastrino e le dimissioni dell’assessore Nieddu, hanno sollevato non poche polemiche, fatto discutere i cittadini sulla spinosa situazione in cui si trova la sanità del nostro territorio e indotto i vertici della Asl a minacciare azioni legali contro l’autore della protesta, l’imprenditore Mondino Schiavone.
Quest’ultimo, fermo nelle sue opinioni e forte della regolarità delle affissioni, ha ribadito serenamente il proprio pensiero, creato un blog dove si punzecchiano le amministrazioni su questo argomento e riproposto un’ulteriore carrellata di manifesti nei principali centri cittadini ogliastrini.
Questa volta, negli enormi cartelloni, campeggiano cinque domande che Schiavone e i suoi rivolgono alla Asl: Quanto guadagna un primario a Lanusei? Sono regolari le procedure di reclutamento? Perché l’emodinamica è ancora chiusa? Sono regolari i tempi biblici di prenotazione? Quali sono i tempi reali d’attesa del pronto soccorso?
Si attendono le reazioni degli interpellati.
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