Per Jerzu un milione e settecentomila euro di fondi PNRR e fondi regionali saranno destinati al potenziamento della “Casa della Salute” di Jerzu (quello tutti chiamano “poliambulatorio”) destinata, quindi, a diventare “Casa di Comunità”.

Le Case di Comunità, come previsto dalla normativa nazionale, saranno nuove strutture socio-sanitarie che raccoglieranno in un unico spazio i servizi di medicina specialistica (anche attraverso la telemedicina), l’assistenza primaria (con i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta, che continueranno ad operare anche attraverso i propri ambulatori) e l’assistenza infermieristica.

Garantiranno, quindi, ​ le funzioni di assistenza sanitaria primaria, specialistica ​ e le attività di prevenzione.​ ​

Siamo lieti e grati che la Regione Sardegna abbia scelto di impiegare l’intera somma destinata all’Ogliastra​ sulla struttura di Jerzu.

Da molti mesi l’amministrazione sottolineava la necessità di un vero proprio potenziamento dei servizi​ possibile solamente partendo ​ dal dimensionamento della struttura​ che, di conseguenza, verrà ampliata di oltre il doppio.​

Darà a Jerzu e a tutti i centri vicini la garanzia per i prossimi decenni ​ di riuscire a dare risposte ai bisogni sanitari dei cittadini.

Con questa straordinaria opportunità Jerzu confermerà la sua vocazione di centro di riferimento dei servizi sanitari. Vocazione rafforzata dalla presenza della Clinica Tommasini che, con gli ultimi e ulteriori investimenti, ​ dimostra inequivocabilmente la volontà di crescere in questo territorio garantendo quel virtuosismo generato dalla sinergia tra “pubblico e privato” che porta ad ampliare i servizi sul territorio per rispondere alla domanda di salute del cittadino.

Nel vasto mosaico del nostro pianeta, esistono ben 323 isole che superano i 1000 km² di superficie: possiamo definirle le “grandi signore del mare”, ma anche in questa élite le differenze sono sbalorditive. Al vertice troneggia incontrastata la Groenlandia, con i suoi 2.130.800 km², praticamente un continente in miniatura (o maxi-isola, a seconda dei punti di vista), mentre in fondo alla classifica resiste timidamente l’isola Smiley, in Antartide, che appena supera il requisito minimo con i suoi 1000 km² tondi.

In mezzo a questi estremi si colloca un universo affascinante di terre circondate dal mare, tra cui spiccano due italiane: Sicilia e Sardegna. La Sicilia, con 25.662 km², conquista la 45ª posizione, mentre la Sardegna la tallona da vicino con i suoi 24.090 km², posizionandosi al 47° posto, superata di pochissimo dalla canadese Somerset, un nome poco noto ma sufficientemente esteso da inserirsi tra le due italiane.

La Sardegna, dunque, entra per un soffio nella top 50 delle isole più grandi al mondo, un traguardo che la rende protagonista nel panorama geografico globale. Entrambe, Sicilia e Sardegna, sono anche le due isole più grandi del Mediterraneo, che nel ranking mondiale vanta poche rappresentanti: oltre a loro ci sono solo Cipro, Creta, Maiorca, la Corsica e Rodi, quest’ultima appena sufficiente a far parte delle “grandi” del Mare Nostrum.

La top 10 globale, invece, racconta un’altra geografia, fatta di colossi spesso poco popolati come l’Isola di Baffin o l’Ellesmere, dove gli abitanti si contano in poche migliaia (se non centinaia), ma anche di giganti densamente popolati come Honshū, con i suoi 103 milioni di persone e Tokyo come cuore pulsante. Un mondo di isole, insomma, che sorprende per vastità, varietà e curiosità, dove anche una “piccola” come la Sardegna riesce a ritagliarsi il suo posto tra le regine dell’oceano.