La storia del bandito olianese Giovanni Corbeddu, tra mito e realtà

La storia del bandito olianese Giovanni Corbeddu, tra mito e realtà

Una delle figure di spicco del banditismo sardo della fine dell’ottocento. L’olianese Giovanni Corbeddu Salis iniziò la sua latitanza per essere stato indicato come l’autore del furto di un bue nel 1879, un’accusa che sarebbe stata infondata. Durante i suoi diciannove anni alla macchia gli furono addebitati tanti altri reati procurandogli due condanne in contumacia (una a morte e un ergastolo) e una notevole taglia sul capo. Ma allo stesso tempo risultò decisivo per la liberazione di due ostaggi francesi, evitando un grave incidente diplomatico.

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«In questa città, due bimbe hanno vissuto, ma non hanno potuto diventare grandi. Carlotta e Daniela ci chiedono, con la loro memoria, di volerci bene, di amare forte ma non con forza. La nostra responsabilità è ricordare per cambiare».

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