Tratti in salvo due escursionisti dispersi nel Supramonte

Disavventura a lieto fine per i due escursionisti tratti in salvo ieri notte dai membri del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna.
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Disavventura a lieto fine per i due escursionisti tratti in salvo ieri notte dai membri del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna.
Esperti camminatori, in diverse parti del mondo, sono stati però costretti ad allertare i soccorsi a causa della perdita dell’orientamento e del sopraggiungere del buio, in quel territorio decisamente impervio che è il Supramonte di Orgosolo.
Si sono trovati in difficoltà mentre percorrevano il Sentiero Italia CAI che si snoda tra Oliena e Orgosolo.
Il tecnico di centrale, dopo averli localizzati, in prossimità delle creste di Puntasa Pruna, ha trasmesso le loro coordinate alla Stazione di Nuoro, competente per ambito territoriale, che si è attivata immediatamente con una squadra composta da quattro operatori, recatisi sul posto.
Alle 22 hanno raggiunto gli escursionisti e dopo averne constatato le buone condizioni di salute, solo un po’ infreddoliti, li hanno riaccompagnati alle auto.
“Il territorio del Supramonte non vanta cime elevate, ma le sue montagne sono molto impervie e possono mettere a dura prova anche gli escursionisti più esperti, pertanto affrontiamola sempre con le dovute cautele, durante qualsiasi stagione. Se ci troviamo in difficoltà, la app Georesq ci può salvare la vita” commentano dal Soccorso Alpino e Speleologico.

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“La vedova scalza”: lo scatto che racconta la Sardegna, intensa, fiera, eterna

Nell’obiettivo di Carlo Marras, la bellezza fiera e senza tempo di una vedova in costume tradizionale sardo.
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C’è tutta la Sardegna in uno scatto. Il fotografo Carlo Marras immortala Luciana, conosciuta come “La vedova scalza”, mentre indossa il costume tradizionale sardo. Il suo sguardo fiero e il portamento elegante sembrano anticipare l’atmosfera intensa e carica di significato della Sagra del Redentore di Nuoro, in programma dal 23 al 29 agosto, con il culmine delle celebrazioni il 29, giornata dedicata al Cristo Redentore.

Scatto del fotografo Carlo Marras
L’immagine, potente e raffinata, non è soltanto un ritratto: è un ponte tra passato e presente, un omaggio alla cultura della Barbagia, terra aspra e affascinante, che custodisce tradizioni millenarie.
Giunta alla 125ª edizione, la Sagra del Redentore nasce nel 1901 per celebrare la statua del Redentore che domina la città dal Monte Ortobene. Oggi, l’evento alterna momenti di intensa spiritualità — con le celebrazioni religiose — alla spettacolare sfilata dei gruppi folkloristici provenienti da tutta l’isola, in un’esplosione di colori, musiche e danze.
Nell’eleganza senza tempo di Luciana e nel click di Marras, c’è l’essenza stessa di questa festa: una Sardegna che non dimentica le proprie radici e continua a raccontarsi, fiera, al mondo.

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