Correva l’anno 1997 quando in televisione uscì uno degli spot più celebri degli anni ’90.

In un’immagine piuttosto stereotipata, due messicani in tenuta da “Mariachi” fanno la siesta sulla spiaggia all’ombra del proprio sombrero. Due turisti italiani si avvicinano e chiedono se fosse possibile fare un giro in barca. I due si negano con tanto di “mira el dedo” (guarda il dito, in segno di no) spiegando in modo indiretto che il giro in barca non si può fare per il troppo “calor”.

Poi improvvisamente il rumore della cannuccia che buca la pellicola di un brick di Estathe (celebre té freddo della Ferrero) li fa subito rianimare. E qui scatta la celebre frase: “Pedro, esto es Estathe!” (Pedro, ma questo è Estathe!). Refrigerati dalla bevanda i due conducono i turisti a fare un bel giro in barca.

Quello che molti non sanno è che il divertentissimo spot pubblicitario non fu girato nello Yucatan o in qualche altra spiaggia dei Caraibi. Lo scenario della trattativa fra i turisti e i due baffuti messicani è una celebre spiaggia sarda, per la precisione Punta Molentis a Villasimius.

Ecco lo spot.

È con grande tristezza che apprendiamo la notizia della scomparsa di Tzia Sabina Monzitta, decana di Pattada, venuta a mancare all’età di 107 anni. A comunicarlo è stato Pierino Vargiu, insieme alla moglie Angela Mereu, ambasciatrice dei centenari sardi, che tempo fa ebbe il privilegio di intervistarla e immortalarla in uno dei suoi splendidi ritratti dedicati alla longevità isolana.

Tzia Sabina rappresentava non solo un simbolo per la sua comunità, ma anche un tesoro di memoria, saggezza e tradizioni. La sua lunga vita è stata testimone di un secolo di trasformazioni, e la sua presenza era un legame vivente con il passato, un patrimonio umano prezioso per tutta la Sardegna.

Raggiungere i 107 anni è un traguardo rarissimo, anche in una terra straordinaria come la nostra, rinomata per la sua eccezionale concentrazione di centenari. Con la sua scomparsa, la Sardegna perde una delle sue perle più luminose e autentiche.

Il suo ricordo continuerà a vivere nei racconti, nelle immagini e nelle testimonianze di chi l’ha conosciuta e amata.