Ad Ulassai, dal 14 al 28 luglio, torna “Un filo bianco: arte, musica e letteratura sulle trame di Maria Lai”, festival giunto alla sua quinta edizione, che quest’anno porta il titolo “Caras e Mascaras”.
Il filo conduttore è ancora una volta l’eredità artistica e umana di Maria Lai, che continua a ispirare momenti di riflessione, bellezza e condivisione, intrecciando linguaggi diversi come la parola, il suono e il gesto artistico.
Il tema scelto prende spunto dal gesto di una donna che asciuga il volto di un condannato sulla via del patibolo: un atto semplice, ma denso di significato, che diventa simbolo di relazione, verità, maschera e umanità. Anche quest’anno il festival, diretto da don Roberto Corongiu e promosso dalla Parrocchia Sant’Antioco Martire con il Comune di Ulassai e numerose realtà del territorio, propone un cartellone ricco di appuntamenti tra arte, pensiero e musica, inseriti nel più ampio progetto “Dove la natura incontra l’arte” sostenuto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza EU – Next Generation.
Il 14 luglio in Piazza Italia si apre con “Caras e Caratzas”, un incontro tra le sonorità arcaiche di Gavino Murgia e le riflessioni di Bachisio Bandinu.
Il 18 luglio presso l’arco in pietra di Barigau, Daniele Vinci e Salvatore Corrias, moderati da Paola Pilia, guideranno il pubblico in un dialogo filosofico-letterario sul volto umano, accompagnati dalle musiciste Chiara Piras e Laura Busia.
Il 21 luglio, alla Stazione dell’Arte, Angelo Branduardi porta in scena “Il Cantico”, spettacolo musicale ispirato alla figura di San Francesco d’Assisi.
Il 22 luglio al CaMuC, Flavio Soriga e Gianluca Pischedda propongono “La Storia siamo Noi”, narrazione in parole e musica della Sardegna dentro la storia universale.
Il 24 luglio, nella chiesa di Sant’Antioco Martire, l’Ensemble Ellipsis esplora le molteplici sfumature del tango con “Non solo tango”.
Il 25 luglio doppio appuntamento: alle 19 nella stessa chiesa con “Omines Ammentos”, omaggio a Gramsci, Lussu e Berlinguer con i Tenores di Neoneli e l’Orchestra Popolare Sarda; alle 21:30 presso la chiesa di San Sebastiano con “Voci, suoni e radici”, riflessione musicale sull’identità e la memoria dell’isola.
Il festival si chiude il 28 luglio con “I mille volti di Utopia”, concerto della band Zirichiltaggia, tributo a Fabrizio De Andrè, accompagnata da Andrea Cannas nel piazzale della chiesa parrocchiale. Ogni appuntamento è un’occasione per indagare il volto come spazio di relazione, per ritrovare l’arte come via per comprendere il senso dell’essere insieme
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