Pronto Soccorso di Nuoro: emergenza superata con tre medici arrivati da Cagliari

Hanno preso servizio mercoledì i tre medici del SS Trinità di Cagliari che hanno salvato la situazione critica del ps di Nuoro
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L’apporto dei tre professionisti ha consentito alla direzione commissariale ASSL Nuoro, di concerto con la direzione del Presidio unico Ospedaliero e degli operatori tutti del Pronto Soccorso nuorese, di superare la fase di emergenza venutasi a creare nelle ultime settimane.
I medici sono stati accolti dalla direzione del presidio ospedaliero e dal Responsabile facente funzioni dell’unità operativa Pronto Soccorso, Michela Matta, la quale ha fatto presente come l’arrivo delle tre dottoresse rappresenta una boccata d’ossigeno, in quanto garantisce condizioni di lavoro più agevoli ai medici dell’area dell’emergenza-urgenza.
Il superamento delle criticità nel Pronto Soccorso del San Francesco è anche l’occasione, per il Commissario Straordinario ASSL Nuoro, Gesuina Cherchi, per «ringraziare i direttori delle unità operative, unitamente a tutto il personale sanitario, per la solidarietà manifestata ai loro colleghi, così come fatto, in altre occasioni negli ultimi due anni, con tutte le altre unità operative che si sono trovate ad affrontare situazioni analoghe».
«Si ringraziano – conclude Gesuina Cherchi – l’assessore Mario Nieddu per l’interessamento personale e la direzione ATS per il supporto fornito per la risoluzione tempestiva della vertenza».

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Il segreto della genziana maggiore sarda: ecco come trasformarla in liquore

La genziana maggiore è ormai difficile da trovare. In Sardegna sopravvive principalmente nelle zone più elevate del Gennargentu, soprattutto a Talana sul monte che porta il suo nome. Ecco come trarne un ottimo liquore
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Tra le montagne della Sardegna cresce una pianta rara e affascinante: la genziana maggiore (Gentiana lutea). Alta fino a 1,5 metri, con fiori gialli disposti lungo il fusto, questa pianta perenne fiorisce solo dopo dieci anni, facendo della sua prima fioritura un vero evento della natura. La radice, a fittone, è il vero tesoro: custodisce proprietà digestive, toniche, diuretiche e antibiotiche, conosciute fin dall’antichità.
La genziana maggiore è ormai difficile da trovare. In Sardegna sopravvive principalmente nelle zone più elevate del Gennargentu, soprattutto a Talana sul monte che porta il suo nome. Qui cresce su terreni calcarei, in prati e alpeggi poco umidi, fino a 2200 metri di altitudine. Fiorisce tra giugno e luglio, ma va raccolta con attenzione: è una pianta protetta e può essere confusa con il veratro, tossico sia per l’uomo che per gli animali.
Il nome della genziana ha origini antiche: secondo la tradizione deriverebbe da Genzio, re dell’Illiria che nel 160 a.C. scoprì le proprietà benefiche delle radici. L’epiteto “maggiore” indica le dimensioni superiori rispetto alle altre specie di Gentiana, mentre “lutea” richiama il colore giallo dei fiori, diverso dalle genziane blu alpine.
Le radici essiccate della genziana venivano già utilizzate nel Medioevo per le loro proprietà medicinali. Stimolano l’appetito, facilitano la digestione e agiscono come tonico naturale. Ma è soprattutto nel liquore che la genziana esprime tutto il suo carattere: un amaro aromatico, inizialmente dolce, che lascia poi un retrogusto deciso e inconfondibile.
La raccolta delle radici avviene generalmente tra agosto e settembre. Per preparare il liquore in casa, essendo la pianta protetta, è necessario acquistare radici essiccate in erboristeria.
Ecco una ricetta semplice:
Ingredienti: 20 g di genziana maggiore, 10 g di menta essiccata, Scorza essiccata di un’arancia amara, Bacche di ginepro, Foglioline di salvia, Semi di finocchio, 1 litro di vino bianco secco, 80 ml di alcol a 95 gradi, 50 g di miele
Preparazione:
Coprire le radici e le erbe con vino e alcol, lasciando macerare per almeno 10 giorni e mescolando ogni giorno.
Filtrare il liquido e aggiungere il miele, mescolando bene.
Versare in bottiglie di vetro e conservare in un luogo fresco e buio
Il liquore risultante ha gradazione alcolica di circa 16%, colore ambrato e gusto che evolve dal dolce all’amaro. Le radici contengono principi attivi come genziopicroside e amarogentina, oltre a zuccheri naturali fino al 60% del peso secco.
La genziana maggiore è un vero gioiello della flora sarda: rara, protetta e preziosa, capace di trasformare una semplice radice in un liquore amaro dal sapore unico, custode di storia, tradizione e benessere.

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