La boxe ogliastrina e quella sarda, ai Campionati Youth a Baronissi – provincia di Salerno, che si svolgeranno dal 26 al 28 novembre prossimi -, sarà rappresentata dal giovane pugile Ian Arzu.

Il talentuoso 17enne di Lotzorai, atleta dell’Accademia Pugilistica di Tortolì, si presenta da campione regionale sardo in carica dopo aver combattuto e superato in finale secca Otman Badaoui della Boxe To.Ma di San Sperate nella categoria Youth 60 kg,  il 14 dicembre scorso. Per Arzu si è trattato della terza vittoria consecutiva del titolo isolano.

In questi giorni sta rifinendo la preparazione per la gara di Baronissi, le fasi eliminatorie interregionali che permettono l’accesso alla fase delle finalissime, con in palio il titolo italiano, dell’11 e 12 dicembre sempre nella località campana.

Da sottolineare che il 17enne negli scorsi anni si è aggiudicato la vittoria degli interregionali, eliminato nei quarti nel 2019 ai campionati nazionali e arrivando terzo nel 2020.

Arzu è allenato dai tecnici Salvatore Fanni, 75enne gloria della “nobile arte” ogliastrina – ex pugile professionista dei pesi Gallo – e dal figlio Massimo.

«Ian pratica il pugilato dal 2019 – ci racconta l’allenatore più giovane – si allena tutti i giorni nella nostra palestra e arriva dal titolo regionale dove ha affrontato e superato un avversario molto forte».

Continua il tecnico: «Non sarà facile affrontare avversari che possono annoverare già 40 o 50 incontri, in quanto nella Penisola è più facile confrontarsi con più atleti anche di altre regioni, ma il nostro pugile nonostante i 17 match all’attivo ha dimostrato di poter fare bene e imporsi anche nei campionati interregionali e fare bene ai nazionali.»

«Il ragazzo sta crescendo, pratica un pugilato lineario ordinato – svela Fanni – possiede grande varietà di colpi, anche se metterli in pratica non è così scontato, in quanto bisogna fare i conti sempre con l’avversario. Arzu è un bouxeur polivalente che adotta tecniche di attacco e difesa, cerca di adottare tutte le tecniche che gli vengono insegnate. L’obiettivo è fare bene, migliorando i risultati dello scorso anno.»

In bocca al lupo al giovane Arzu – a Baronissi accompagnato da Salvatore Fanni – affinché possa rinverdire i fasti del pugilato locale riportando il titolo nazionale che in Ogliastra manca dal 1982.

Il leader, performer dei Queen, Freddie Mercury, si spense a soli quarantacinque anni, il 24 novembre 1991. Trascorse le ultime ore della sua vita nel suo letto, nella casa di Kensington a Londra, sotto il potente effetto della morfina, accanto a lui il suo fidanzato Jim Hutton.

Da settimane si rincorrevano le voci sul suo stato di salute, visto l’aspetto fisico di Mercury seriamente deperito. Una delle più belle voci di sempre stava molto male, ma solo il giorno prima della sua morte il suo manager Jim Beach diffuse a nome di Freddie questo comunicato: “Sono Freddie Mercury: a seguito delle congetture emerse sulla stampa nelle scorse due settimane, desidero confermare che sono sieropositivo e ho l’Aids. Ho tenuto questa informazione riservata per proteggere le persone che mi circondano”.

L’anno dopo a Wembley si tenne uno storico concerto-tributo all’artista: non solo per ricordare un’icona del rock, anche per sensibilizzare le persone al tema della diffusione dell’Aids e raccogliere fondi per l’organizzazione no profit The Mercury Phoenix Trust istituita in suo nome. Nessuno ha mai preso il suo posto nella storica band e soprattutto nel cuore dei milioni di fans in tutto mondo. In tanti hanno provato a imitare una delle voci più belle di sempre, fallendo miseramente.