Medicina popolare ogliastrina: tre antichi rimedi per i malanni di stagione
Facciamo un tuffo nel passato e nelle antiche tradizioni ogliastrine. Quando la medicina popolare caratterizzata dal sapiente utilizzo delle erbe e di altri elementi naturali, veniva utilizzata per contrastare le malattie fisiche. Oggi parliamo di alcuni rimedi per trattare alcuni disturbi che possono comparire con l’abbassamento delle temperature. Se ne conoscete altri segnalateceli
In passato in Ogliastra, prima dell’avvento della medicina tradizionale, si affrontavano i disturbi fisici e psichici attraverso l’utilizzo delle erbe e di altri elementi naturali. La medicina popolare veniva tramandata oralmente tra le generazioni, in particolare tra le donne. Un patrimonio culturale sulla raccolta e l’utilizzo dei vegetali per l’automedicazione che negli ultimi decenni è stato rivalutato.
Oggi illustreremo tre metodologie che venivano utilizzate per contrastare alcuni malanni stagionali, legati all’abbassamento delle temperature.
Raffreddore
In alcuni periodi prestabiliti dell’anno si raccoglieva il timo – in “Limba”: “armidda” o “erviola” – e lo si faceva bollire nell’acqua.
Una volta ottenuto il decotto lo si beveva caldo. A preferenza si poteva aggiungere dello zucchero per renderlo meno amaro.
Bronchite
Un rimedio consisteva nello spalmare dell’olio d’oliva – “ogliu ermanu”- caldo sul petto del paziente. In seguito si copriva la parte – soprattutto ai bambini – con una pelle di lepre o di coniglio, oppure, con il peritoneo del capretto. Anche queste venivano riscaldate prima dell’applicazione.
Geloni
Si raccoglievano alcune foglie di noci – “foglias de nugi” – e le si faceva bollire nell’acqua. Una volta fatta raggiungere una temperatura adeguata, si immergevano le estremità degli arti superiori o inferiori doloranti.
Questi sono solo alcuni dei possibili rimedi utilizzati dall’antica medicina popolare, per curare i malanni illustrati. Se ne conoscete altri segnalateceli.
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