Dietro ad ogni grane uomo c’è sempre una grande donna, recita un detto. Questo è stato più che vero anche nel caso di Antonio Scorcu, medico e filantropo amatissimo dai tortoliesi del suo tempo.
Sua moglie Marcella, infatti, è ricordata come una donna di grande spessore intellettuale e umano, punto di riferimento del medico tortoliese.
Riportiamo integralmente le parole di Don Mario Mereu nel suo libro “Antonio Scorcu” dedicate a questa donna dalla forte personalità: “Tutti i lavori sono stati dedicati alla moglie Marcella con parole di gratitudine e affetto. Sua moglie, chiamata da tutti Donna Marcella, poichè il lavoro diventava man mano più gravoso, lo aiutava nella professione, specialmente in ambulatorio. Per poter fare ciò, conseguì il diploma di Infermiera Professionale. Le iniezioni che fece, specie nel periodo cruciale della malaria, non si possono contare tanto furono numerose. Marcella, inoltre, molto spesso donava il suo sangue, compatibile, per trasfusioni nei casi disperati di febbri malariche. Anche questa pratica, allora, era all’avanguardia. Salvò molte vite umane. Sulla personalità della moglie Marcella ho raccolto l’autorevole testimonianza del prof. Franco Ladu: “la casa di dottor Scorcu rappresentava per me, avido lettore adolescente, una fonte sicura di libri e riviste. Mia interlocutrice privilegiata era Donna Marcella. Ricordo a questo proposito che lei insisteva molto sulle letture delle biografie di uomini famosi, quasi per spronarmi a un’etica civile e laica, quasi per sollecitarmi ad impegno sociale. Nella mia memoria sono ancora impresse persino le copertine dei libri su Cronwell e su Verdi”.
E ancora: “Durante le visite mediche dottor Scorcu spiegava al malato e ai familiari, in modo accessibile e semplice, le cause della malattia, le varie implicazioni, come comportarsi, sia per le cure che per la condotta fisica e dietetica. Ma, specialmente, esortava il malato a reagire e ad avere fiducia nelle cure perchè dava molta importanza al fattore psicologico”.
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