Il Cane di Fonni noto anche come Fonnese è un antica razza canina autoctona della Sardegna conosciuta da millenni. Diffuso in varie parti dell’Isola prende il nome dal paese di Fonni dove si è conservato il nucleo più importante dalle caratteristiche originarie. Qui viene tramandato da generazione in generazione, raramente si fa dono di esemplari della razza fuori dalla comunità locale, se non qualche eccezione a fraterni amici. A Fonni in “Limba” viene chiamato “ ‘ani ‘e acàpiu ” (cane da catena o da guardia), nell’ambiente pastorale “cani fonnesuantigu” (cane fonnese antico), mentre dagli anziani dell’Isola “cani sarduantigu” e dai cacciatori “spinoni/e o spinoni/e fonnesu”.
Secondo la tradizione locale gli esemplari della razza canina presente a Fonni discenderebbero dalle famiglie Loddo e Coccollone, soprannominate rispettivamente Addai e Cussuggia. Sarebbero i discendenti dei cani selezionati dalle due famiglie, in conseguenza alla sottrazione di una cucciolata dai gelosi possessori della razza: Aggiustru, Biaceddu, Manias, Maggios, Tracathu, Othale, Vracone e Lepedda.
Il Cane Fonnese è un ottimo cane da guardia sia di proprietà che di bestiame, ma è anche particolarmente portato per la caccia. Sono numerose le fonti scritte che attestano la presenza del cane in antichità. Inoltre appare in raffigurazioni e su materiale fotografico dei viaggiatori stranieri che hanno visitato la Sardegna a cavallo del XVIII e del XIX secolo.
Erroneamente si è pensato che questa razza canina derivasse dai cani utilizzati dai Romani contro i Sardi delle zone interne.
Infatti sono molto più antiche le testimonianze in Sardegna di molossi e levrieri, dall’incrocio del quale deriverebbe il Fonnese.
Un esempio, la lastra di Craminala di San Giovanni Suergiu datata VIII secolo a.c., un graffito scolpito sull’architrave di una tomba dei giganti che raffigura un cane legato ad un carro, o le terrecotte raffiguranti molossi e levrieri di epoca cartaginese trovate nella Laguna di Santa Gilla.
Questa tesi è stata avvalorata recentemente da uno studio scientifico sul dna di esemplari di Cane Fonnese che ha dimostrato che la specie non avrebbe legami con altre razze canine italiane, ma altre in zone molto lontane dall’Isola. Questo farebbe ipotizzare che gli antenati della specie sarebbero giunti in epoca remota in Sardegna, al seguito dei primi abitanti dell’Isola, oppure avrebbero viaggiato con i primi navigatori sardi nel Mediterraneo.
Nel secolo scorso, tra i cani sardi utilizzati nella guerra italo-turca dal Regio Esercito, molti appartenevano a questa antica razza.
Anche il Cane Fonnese ha rischiato l’estinzione, solo grazie a cultori di questa specie canina in seguito divenuta un’associazione, è stato possibile scongiurare il drammatico evento e valorizzare la razza.
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