Un gruppo di genitori degli alunni frequentanti l’ultimo anno della Scuola Secondaria di secondo grado Indirizzo Servizi per l’Agricoltura e lo sviluppo Rurale  – IANAS Tortolì, ha richiesto agli organi competenti lo sdoppiamento della classe.

Lo hanno fatto con una lettera inviata al Dirigente USR Sardegna, al Dirigente USP Nuoro e al Dirigente scolastico IANAS dopo essere venuti a conoscenza all’inizio delle lezioni, dell’unione delle due classi quarte in un’unica quinta.

Il problema nasce dal fatto che gli studenti sono 22, ma tra loro sono presenti due alunni H – diversamente abili – e diversi alunni BES – DSA e con svantaggio socio economico e culturale -.

Scrivono i genitori: “La situazione rinvia esplicitamente alla circolare Ministeriale 63/11 secondo la quale le prime classi e logicamente per scorrimento quelle successive alle stesse, non può avere di “norma” più di 20 alunni, quando di questa facciano parte una o due alunni con disabilità.

Inoltre, in presenza di alunni certificati come portatori di handicap e purché la scuola motivi adeguatamente la necessità di rispettare la diversa consistenza numerica, massima di 20 alunni, non si deve tener conto del numero minimo – fissato comunque “di norma” e dunque non tassativo – ma soltanto del numero massimo della componente.

Continua la lettera: “Noi genitori ci chiediamo pertanto il motivo per il quale si è arrivati a tale decisione insensata da ogni punto di vista, sia sociale che normativo. Pare superfluo evidenziare la situazione contingente legata al Covid-19, che impone di non sottovalutare le enormi difficoltà di varia e conosciuta natura”.

“Non possiamo permettere che oltre al temporaneo blackout scolastico, l’accorpamento della classe quinta impedisca i nostri ragazzi di raggiungere il traguardo del diploma. Noi genitori ribadiamo con forza la richiesta di sdoppiamento della classe quinta”, conclude la lettera.

Un 46enne nato a Cagliari, residente a Selargius, disoccupato con diversi precedenti denunce a carico, è stato individuato dalle analisi del RIS di Cagliari come l’autore di ben 6 furti commessi in abitazioni tra gli anni 2005, 2011 e 2012 nel Comune di Selargius.

Infatti la banca dati delle impronte e del DNA del reparto speciale dell’Arma ha ricevuto di recente un campione di DNA dell’uomo e, confrontandolo con quello dell’individuo Alfa che risultava essere stato l’autore di quei sei episodi, ha finalmente fornito un nome per quella persona che è stata dunque individuata dai carabinieri del RIS come responsabile di tutti quegli eventi delittuosi rimasti in sospeso.

Tali risultanze sono state comunicate ai Carabinieri di Selargius che hanno proceduto a denunciare alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per 6 episodi di furto in abitazione l’artefice individuato con tali procedure tecniche.

La Sardegna è l’unica Regione italiana che, per motivi d’insularità e di distanza dalla penisola, può vantare la presenza in esclusiva di un reparto di investigazioni scientifiche dell’Arma e tale potenzialità è sfruttata quotidianamente per esigenze di piccolo e di grande profilo sempre con ottimi risultati.

I carabinieri del RIS non operano soltanto in analisi di laboratorio ma sono spesso impiegati nei sopralluoghi relativi a gravi eventi per la raccolta e il campionamento di tracce di varia natura lasciate dagli autori sulla scena del crimine.