L’ex leader catalano Puigdemont arrestato ad Alghero. Il giudice ordina la scarcerazione ma dovrà restare in Sardegna
Manifestanti stanno protestando vicino al consolato italiano di Barcellona per l'arresto. Si tratta di una protesta convocata da movimenti a favore dell'indipendenza della Catalogna.
L’ex presidente della Catalogna e oggi eurodeputato Carles Puigdemont, è stato arrestato ieri sera al suo arrivo all’aeroporto di Alghero.
Le manette sono scattate sulla base di un mandato di arresto europeo delle autorità spagnole per reati contro l’ordine e la sicurezza pubblica nazionale.
La giudice della Corte d’Appello di Sassari ha convalidato l’arresto di Carles Puigdemont non è illegale, ma ha accolto la richiesta della procuratrice generale di non applicare nessuna misura cautelare. Puigdemont dovrà restare in Sardegna in attesa della decisione sull’estradizione.
Manifestanti stanno protestando vicino al consolato italiano di Barcellona per l’arresto. Si tratta di una protesta convocata da movimenti a favore dell’indipendenza della Catalogna.
Sull’arresto è giunta la solidarietà del presidente Pais: «Senza entrare nel merito delle complesse problematiche giuridiche connesse alla vicenda, esprimo tutta la mia solidarietà politica nei confronti dell’on. Carles Puidgemont. L’amicizia profonda che unisce in un legame fraterno, ed indissolubile, la Sardegna e la città di Alghero particolarmente, con la Catalogna, mi porta ad invocare una soluzione politica della vicenda che veda salvaguardato il rispetto dell’autonomia quale principio costituzionalmente garantito e quale presupposto per la libera convivenza di identità e culture diverse, nell’ambito di un’Europa dei Popoli e delle Nazioni. Confidando nella Giustizia italiana e nell’autorevolezza del nostro Governo, auspico una immediata scarcerazione di un uomo che lotta, pacificamente e democraticamente, per i valori e le identità del suo Popolo. Visca Catalunya!».
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