La scrittrice sarda Grazia Deledda, premio Nobel nel 1927, ha una fama che supera i confini del Globo terrestre.

Parrebbe un’esagerazione se non fosse che il suo nome è associato a un qualcosa che si trova al di fuori del Pianeta Blu.

Su Venere infatti esiste un intero cratere che porta il suo nome, il “Cratere Deledda”. La porzione del luminosissimo pianeta del Sistema Solare dedicato alla più grande scrittrice della storia italiana (è l’unica ad aver vinto il Nobel per la letteratura) ha un diametro di 32 km e si chiama così dal 1985.

Ad assicurare gloria imperitura nel cosmo alla Deledda è stata l’associazione americana “National Organization for woman” che ebbe il compito di redigere la lista delle donne famose meritevoli di vedersi assegnate un cratere di almeno 20 km di diametro sul Pianeta Giallo.

L’autrice di “Canne al Vento” è in ottima compagnia: Cleopatra, Madame de Stael, Simone De Bouvoir e tante altre esponenti del gentil sesso che hanno lasciato un’impronta molto importante nella storia, nelle arti e nelle scienze.

Una clamorosa tromba d’aria si è abbattuta questa mattina sul paese di Oniferi e sulle zone limitrofe.

Un evento atmosferico molto violento che ha causato non pochi danni nel comune barbaricino, ma anche tanto spavento, come racconta la sindaca Stefania Piras, che pubblica su Facebook un video girato da una sua compaesana, Inna Klyuchko).

«Abbiamo fatto un giro per verificare i danni della tromba d’aria di stamattina. Un evento di una potenza incredibile – racconta la prima cittadina -. Ho davvero pensato al peggio perché alle 7.15 le persone escono per andare a lavoro, i ragazzi vanno ad aspettare il pullman. La furia è partita presumibilmente da Sa costa per poi scagliarsi a Ghido e abbattersi a s’erma. Non si contano gli alberi sradicati e sfrondati. Ingenti danni ai nuovi spogliatoi e alle recinzioni del campo sportivo. Divelte le tegole del nuovo comune. Tante abitazioni private con finestre rotte e allagamenti vari. Cercheremo di dare una sistemata al tutto. Entro la prossima settimana dichiareremo lo stato di calamità naturale anche per le tante piantagioni di canapa distrutte. Penserete che sto esagerando. Ma vi garantisco che io non ho mai visto una roba del genere e non ho mai avuto così tanta paura come stamattina. Sembrava di stare nel set di un film americano. Invece era tutto vero. A casa la potenza del vento ha distrutto alcune finestre finendo per allagare buona parte di sala e cucina. Cosi in tante altre case. Ma nessuna persona si è fatta male. Questo è quello che conta».