Saranno celebrati nella giornata di domani – alle 16.30 – nella parrocchia di San Giacomo a Noragugume, i funerali di Luigi Cherchi, l’allevatore di 67 anni ucciso nella serata di giovedì nella sua azienda agricola.

A seguito dell’autopsia effettuata dal medico legale Roberto Demontis nel Policlinico di Monserrato, la Procura di Oristano ha rilasciato l’autorizzazione per la restituzione della salma ai familiari.

Da quanto si apprende, l’esame autoptico ha accertato che la vittima è stata ucciso con due colpi di fucile calibro 12: il primo lo avrebbe colpito di striscio sul lato sinistro, mentre quello mortale, lo ha centrato nel collo e nella testa. Il decesso sarebbe avvenuto intorno alle 18.

Intanto continuano le indagini, con gli accertamenti del Ris sul fucile ritrovato a poca distanza dal cadavere  e i carabinieri di Ottana proseguono con gli interrogatori e le perquisizioni in paese.

La pista più battuta rimane quella della faida che ha insanguinato Noragugume dalla seconda metà degli anni ’90.

Ancora una volta la pagina social ‘Sardegna Rubata e Depredata’, da tempo impegnata in una campagna di sensibilizzazione contro i furti delle bellezze dell’Isola, denuncia il furto di sabbia dagli arenili.

Questa alla ribalta il furto di chicchi di quarzo della spiaggia di Is Arutas, prelevati dentro bottiglie di varie dimensioni, realizzato da turisti che sono stati intercettati con il loro souvenir illecito prima della partenza. E ancora
Oltre la foto con il materiale intercettato,  un testo di denuncia scritto in “Limba” e in italiano.

“Ci vuole una pazienza infinita – scrivono sulla pagina social -. Hai voglia tu di impegnarti e mettere i guardiani in spiaggia, di creare campagne informative, di coinvolgere radio televisioni e giornali, hai voglia di sensibilizzare e informare in tutti i modi possibili. Ci sarà sempre qualche ladro che proverà a rendere inutile il tuo impegno”.

“E a quanto pare questo fine settimana a Is Arutas di ladri c’era grande abbondanza. Questo è quello che abbiamo recuperato ieri, chissà quanta invece è sparita per sempre”, concludono i militanti di ‘Sardegna Rubata e Depredata’.