Trasporti, la giunta destina risorse residue a TPL di Nuoro. Todde: “Ricadute positive per la comunità”

Nello specifico, si tratta di misure volte ad ottimizzare i consumi energetici e alla salvaguardia e protezione dell’ambiente, inserendosi nel filone delle iniziative nazionali ed europee in materia di transizione energetica e tutela ambientale
La Giunta Regionale ha approvato, con una delibera discussa nel corso dell’ultima seduta, l’autorizzazione ad interventi in favore dell’Azienda per il Trasporto Pubblico Locale di Nuoro.
“Con questa delibera – spiega l’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde – vogliamo favorire azioni che portino ricadute positive per la comunità locale. Nello specifico, si tratta di misure volte ad ottimizzare i consumi energetici e alla salvaguardia e protezione dell’ambiente, inserendosi nel filone delle iniziative nazionali ed europee in materia di transizione energetica e tutela ambientale”.
Con un ammontare di spesa derivante da risorse residue, sarà possibile mettere in opera: la fornitura e l’installazione di colonnine per erogazione dell’energia di ricarica dei bus elettrici; un sistema di controllo da remoto dell’impianto fotovoltaico; la fornitura ed installazione di opere di protezione delle corsie di sosta degli autobus; manutenzione delle strutture ospitanti gli uffici; la fornitura di un totem informativo e ulteriori attrezzature finalizzate ad una migliore funzionalità degli impianti e attrezzature aziendali.

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2 giugno 1946: l’Italia divenne Repubblica. Ma al referendum la Sardegna scelse la monarchia

Al referendum del 2 giugno 1946 sardi votarono per la monarchia.
Settantadue anni fa l’Italia diventava una repubblica parlamentare. Dopo il ventennio fascista, gli italiani poterono finalmente votare liberamente e, il 2 giugno 1946, si recarono in massa alle urne per lo storico referendum istituzionale per scegliere tra monarchia e repubblica.
Il risultato complessivo sancì la vittoria della repubblica con il 54,3% contro il 45,7% ottenuto dalla monarchia. Diverso, però, fu il caso regione per regione. La Sardegna, infatti, scelse a larga maggioranza di confermare la monarchia (60,9%). Anche a Cagliari la percentuale si attestò attorno a questa cifra, stessa cosa per Nuoro e provincia, mentre a Sassari si arrivò addirittura al 65% delle preferenze. In generale, man mano che si scendeva nel sud Italia e nelle Isole, la percentuale favorevole alla monarchia saliva sempre di più. Molti analisti dell’epoca spiegarono questo risultato con il presunto tasso di analfabetismo che regnava nel Meridione.
Ma per quale motivo i i sardi votarono a favore dei Savoia nonostante due secoli di dominio di questi ultimi durante il regno di Sardegna? Gli storici asseriscono che la motivazione parrebbe la stessa di quella data per giustificare la vittoria della monarchia nel Sud Italia (analfabetismo) , ma anche il fatto che i sardi convivettero con questa forma di governo praticamente da sempre, sin dai tempi della dominazione catalana. Insomma, in Sardegna la popolazione non fu pronta per la repubblica, era qualcosa di totalmente estraneo alla sua storia.

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