Oristano: per la prima volta beni sequestrati a un pregiudicato benestante, anche se non frutto di reati

Si tratta di una misura cautelare applicata molto raramente in Sardegna e la prima volta in assoluto nella provincia di Oristano, dal momento che non è stato possibile agire direttamente sul frutto dell'attività illecita, il sequestro è avvenuto sul patrimonio
Nei giorni scorsi è stata eseguita nei confronti di un uomo di Ghilarza, classe 1986, noto pregiudicato, senza occupazione una misura cautelare di sequestro preventivo.
All’uomo sono stati sequestrati un appartamento a Bosa, del valore commerciale di circa 150.000 euro, un’autovettura, conti correnti, libretti postali, buoni fruttiferi, polizze e altri valori intestati
Un tenero di vita così altro per una persona che non ha nessuna occupazione non è giustificabile, pertanto gli uomini della Divisione Anticrimine della Questura, coordinati dal Servizio Centrale Anticrimine hanno ritenuto che lo stesso tragga le sue fonti di reddito da attività illecite.
Questo sequestro di uno dei pochi casi in Sardegna e il primo in assoluto nella provincia di Oristano, che mira a impedire che una cosa pertinente al reato possa essere utilizzata per aggravare o protrarre le conseguenze dello stesso.
Dal momento che non era possibile agire direttamente sui beni costituenti il profitto o il prezzo del reato, sono state sequestrate utilità patrimoniali nella materiale disponibilità del pregiudicato, in tal modo sarà possibile procedere, in caso di sentenza definitiva di condanna, alla confisca per equivalente, anche detta “confisca di valore”.
L’uomo era stato già arrestato a marzo 2019 nel corso dell’operazione antidroga “Texas Hold’em”, così denominata in quanto alcuni degli esponenti erano soliti “investire” parte dei ricavati dell’attività di spaccio nel gioco del poker, dal quale vincevano talvolta ingenti quantità di denaro (5-10mila euro per volta).

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