Sardegna, ladro di appartamenti incastrato dalle tracce di Dna a distanza di 12 anni

L’uomo, all’atto di introdursi nelle abitazioni, si era verosimilmente ferito infrangendo le finestre, e i militari intervenuti sul posto avevano repertato e consegnato al RIS alcune tracce di sangue.
Ieri a Serrenti, i carabinieri del posto hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per furto aggravato e continuato un 43enne originario di Catania, commerciante, già gravato da numerose denunce, e attualmente detenuto presso la casa circondariale del capoluogo etneo per altri reati.
L’uomo, a seguito di accertamenti tecnici biologici / DNA, effettuati dal RIS di Cagliari, sui reperti dell’epoca, è risultato, grazie ad attuale comparazione in banca dati, essere l’autore di due furti commessi a Serrenti nelle date del 9 e 24 luglio 2009.
In quelle occasioni l’uomo, all’atto di introdursi nelle abitazioni, si era verosimilmente ferito infrangendo le finestre, e i militari intervenuti sul posto avevano repertato e consegnato al RIS alcune tracce ematiche.
Confrontando quei reperti con quelli presenti in banca dati, non era allora emerso nessun riscontro positivo. Il DNA dell’autore di quel furto è stato immesso nel “data base” dell’Arma solo di recente, a seguito dell’avvenuto arresto dell’interessato, e quei vecchi reperti biologici, conservati a futura memoria, hanno potuto trovare una paternità, grazie al lavoro minuzioso e sistematico dei biologi del RIS di Cagliari, che hanno ancora una volta dimostrato la loro eccellente professionalità.

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