Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 175 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 552.759 tamponi per un incremento complessivo di 2.674 test rispetto al precedente bollettino. Si registrano altri 3 decessi (949 in tutto).

Sono 37.051 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza.

Sono invece 464 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+7 rispetto al dato di ieri), sono invece 45 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 16.589. I guariti sono complessivamente 18.556 (+97), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 448.

Sul territorio, dei 37.051 casi positivi complessivamente accertati, 8.517 (+50) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.118 (+7) nel Sud Sardegna, 3.004 (+10) a Oristano, 7.440 (+33) a Nuoro, 11.972 (+75) a Sassari.

Sono passati 66 anni dal giorno  in cui per la prima volta i fortunati italiani ad essere già in possesso della televisione poterono assistere alla trasmissione della prima partita di calcio.

Era il 24 gennaio 1954 e a San Siro si combatteva per la qualificazione ai Mondiali che si sarebbero disputati l’estate successiva in Svizzera.

I risultati? Italia-Egitto 5-1 con due reti di Boniperti e con Pandolfini, Frignani e Ricagni a sigillare la vittoria con la conquista di una cinquina indispensabile per la qualifica.

La cronaca fu affidata a Nicolò Carosio, Carlo Bacarelli e Vittorio Veltroni.

La nascita ufficiale della TV in Italia è datata 3 gennaio 1954 anche se in precedenza c’erano state delle prove tecniche di trasmissione (fra cui la partita Italia-Cecoslovacchia del 13 dicembre 1953).