A Jerzu un impianto eolico capace di produrre energia elettrica per 141mila abitanti
Saranno importanti le ricadute economiche sul territorio jerzese a partire dal compenso annuale per i diritti di superficie e all’assunzione temporanea di 35 risorse umane per circa 10 mesi
L’amministrazione jerzese, capitanata dal sindaco Carlo Lai, ha annunciato ieri la presentazione, da parte di Saredeolica S.r.l. al Ministero dell’Ambiente, del progetto che prevede in tempi brevissimi (un iter autorizzativo previsto a conclusione in 18 mesi) la realizzazione di un parco eolico nel territorio di Jerzu.
«La soddisfazione è immensa perché l’amministrazione, qualche settimana dopo il suo insediamento, ha da subito avviato “delle interlocuzioni” al fine di coinvolgere, in quella che abbiamo ritenuto da subito potesse essere una straordinaria opportunità per Jerzu, una realtà solida come la Società Sardeolica S.r.l. (appartenente al Gruppo SARAS) e titolare di una delle principali realtà di produzione energetica da fonte rinnovabile operanti in Italia» commentano gli amministratori.
Il nuovo parco eolico che sorgerà in territorio di Jerzu andrà ad unirsi in continuità con quello già esistente ed insistente sui territori dei comuni di Ulassai e Perdasdefogu. Sarà un parco eolico di nuovissima generazione con 10 aerogeneratori “Vestas V162” da 6 Megawatt l’uno (60 Megawatt totali), un “diametro pale” di 162 metri , un’altezza al mozzo di 125 metri.
È stimabile una produzione energetica pari a 186.000.000 kilowattora/anno , pari al fabbisogno di energia elettrica di circa 141.000 abitanti e con una produzione sostanzialmente pari a quella del parco eolico di primo insediamento e costituito da 48 aerogeneratori. Questo sarà possibile proprio grazie al progresso tecnologico che permette oggi l’istallazione di aerogeneratori “ciclopici” in grado di produrre con un solo aerogeneratori quanto prima veniva prodotto con quattro.
Saranno importanti le ricadute economiche sul territorio jerzese a partire da: compenso annuale per diritti di superficie, l’assunzione temporanea media, nella fase di costruzione dell’impianto, di 35 risorse umane per circa 10 mesi, l’impiego di circa 5 unità per le attività legate alla gestione del Parco in fase di esercizio, la formazione tecnica per le risorse da impiegare per soddisfare i fabbisogni occupazionali del parco eolico, destinati ad un numero di risorse più elevato rispetto a quelle richieste e da indirizzare ad altri sbocchi occupazionali, il miglioramento della rete viaria grazie alla sistemazione di strade.
Inoltre, durante l’iter autorizzativo del progetto, di concerto con l’amministrazione verranno stabilite adeguate misure di compensazione ambientale che saranno a vantaggio della collettività, quali, il miglioramento dei servizi ai cittadini, progetti di valorizzazione territoriale e ambientale, potenziamento delle capacità attrattive del territorio, ecc.
A titolo meramente esemplificativo, potranno riguardare i seguenti aspetti: iniziative nel campo delle rinnovabili da realizzare nel territorio come, ad esempio, l’installazione di impianti fotovoltaici in edifici comunali, la creazione di punti di ricarica per la mobilità sostenibile, progetti di educazione ambientale da attuarsi nelle scuole al fine di promuovere l’assunzione di valori ambientali, ritenuti indispensabili affinché, sin da piccoli, gli alunni e le rispettive famiglie imparino a conoscere e ad affrontare i principali problemi connessi all’utilizzo del territorio e ad un uso non sostenibile e siano consapevoli del proprio ruolo attivo per salvaguardare l’ambiente naturale per le generazioni future, sostegno economico volto a valorizzare le tradizioni culturali locali o a preservare luoghi di interesse archeologico, sostegno allo studio tramite acquisto di strumenti/materiali didattici, promozione di una mobilità sostenibile tramite l’acquisto di veicoli ecocompatibili, sostegno per la creazione di zone ricreative.
Abbiamo la speranza concreta che tutto l’iter autorizzativo prima e quello realizzativo poi proceda speditamente senza rallentamenti.
«Una nota di colore: durante le varie interlocuzioni con “Sardeolica” ci è stato chiesto se avessimo voluto scegliere un nome con cui “battezzare” il “progetto Jerzu”. Abbiamo scelto il nome BOREAS, il nome di un personaggio della mitologia greca che impersonificava il vento del Nord. Quello che soffierà impetuoso ad alimentare le turbine del nuovo parco eolico di Jerzu. Continueremo a pensare a nient’altro che non sia il futuro, il progresso e il benessere di questa comunità» concludono gli amministratori.
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Jerzu, dismissione dello storico distributore. Ecco cosa farà l’amministrazione
L’amministrazione ha chiaro in mente l’obiettivo: favorire la nascita di un nuovo distributore di carburante in un altro punto del paese
Come oramai tutti hanno potuto vedere è iniziata l’opera di dismissione completa dello storico distributore con la conseguente bonifica e il conseguente “ripristino dello stato dei luoghi” nell’area su cui esso insisteva.
A soli 15 mesi dalla decisione del gestore di non proseguire l’attività solamente la tenacia nel perseguire pervicacemente l’obiettivo ed imporre alla proprietà (che si è dimostrata collaborativa) un’opera di smantellamento, bonifica e ripristino (reali e totali) sta permettendo tutto ciò.
Ciò che sorgerà in quegli spazi, potenzialmente molto suggestivi tra l’altro (pensiamo alla bellezza di quei contrafforti e al panorama visibile dalla sommità di essi), sarà oggetto di pianificazione in tempi congrui e ovviamente dipendenti dalle risorse che ci attiveremo a reperire.
Ma non è questa la sola notizia. In soli dodici mesi dalla data di chiusura dell’impianto, il Comune di Jerzu, a seguito della stipula di un atto di permuta con la Provincia di Nuoro, ha acquisito la piena proprietà dell’area che, non è un mistero, questa amministrazione ha individuato come area idonea all’insediamento del nuovo distributore di carburante: l’area di “Papapisu”.
La vicenda della permuta con la Provincia di Nuoro è un’annosa vicenda. Abbiamo dato avvio all’iter il giorno dopo la chiusura del distributore e, detto francamente, anche qui , neanche le nostre previsioni più ottimistiche consideravano l’opzione di riuscirci in solo un anno.
Ma siamo andati oltre: con determinazione n. 652 del 31/12/2020 è stato affidato il servizio di supporto al “Responsabile Unico del Procedimento” individuando un professionista di prim’ordine al fine di addivenire alla stesura del bando (e di tutti gli atti amministrativi propedeutici e conseguenti) per la concessione del diritto di superficie dell’area su cui sorgerà il nuovo distributore.
L’amministrazione ha chiaro in mente l’obiettivo: favorire la nascita di un nuovo distributore di carburante!
Tutto l’iter procede speditamente, ma certamente, una volta concluso con la pubblicazione del bando, solamente l’iniziativa e la volontà privata dell’imprenditore che volesse cimentarsi in questa sfida in tempi brevissimi potrà restituire a Jerzu un servizio così importante. L’imprenditore che avrà più filo tesserà la tela.
Ribadiamo ciò che abbiamo detto e scritto più volte: l’emergenza sanitaria non deve pregiudicare il nostro pianificare scrupolosamente il futuro di questa comunità. L’emergenza andrà gestita ancora per mesi e la promessa solenne è che, come accade da quando tutto ha avuto inizio (10 mesi) , i cittadini siano informati di ogni dettaglio (positività riscontrate, guarigioni, iniziative, provvedimenti che dovessero rendersi necessari…tutto quanto debba essere detto e fatto), ma ciò non dovrà pregiudicare il compito “principe” cui gli jerzesi ci hanno deputati : amministrare, pianificare il futuro e far progredire questa comunità.
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