Piano casa. L’annuncio del Governo, Todde: “Lo impugneremo, viola il Ppr”

«Un Disegno di Legge regionale, il cosiddetto "Piano Casa", che si avvia a violare il diritto costituzionale sancito dalle norme del PPR - commenta il sottosegretario Alessandra Todde -. Le modifiche inserite consentirebbero, tra l’altro, di aumentare i volumi in varie zone urbanistiche compreso l'agro oltre che ad incentivare incrementi volumetrici entro i 300 metri dalla costa».
Il Governo, per bocca del sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde, ha annunciato che impugnerà il disegno di legge regionale sul “Piano Casa”.
Ad annunciarlo è l’esponente sarda del M5S e del Governo Conte.
«Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un Disegno di Legge regionale, il cosiddetto “Piano Casa”, che si avvia a violare il diritto costituzionale sancito dalle norme del PPR (Piano Paesaggistico Regionale) e che, se i presupposti sono questi, sarà impugnato dal Governo – commenta Todde -. Per chi si fosse perso la sostanza del Disegno di Legge, le modifiche inserite consentirebbero, tra l’altro, di aumentare i volumi in varie zone urbanistiche compreso l’agro (senza che il proprietario abbia nemmeno la qualifica di imprenditore agricolo professionale) oltre che ad incentivare incrementi volumetrici entro i 300 metri dalla costa, fino a 150 metri cubi per unità immobiliare. Una colata di cemento che, come scrivono gli esperti, potrebbe essere, se rapportata ai volumi attualmente esistenti, non inferiore ai 5 milioni di metri cubi».
«Lascio le argomentazioni tecniche agli esperti e mi baso sulla mia esperienza da imprenditrice – osserva il sottosegretario -. Ma davvero siamo convinti che andando ad intaccare le risorse naturali, ambientali e paesaggistiche che costituiscono uno dei motivi principali di attrazione, stiamo creando un volano di sviluppo reale? O che, in un mondo post Covid, un numero maggiore di stanze d’albergo possa produrre un reddito superiore quando non siamo nemmeno in grado di riempire le esistenti? O ancora, che permettere l’incremento di volumetria a una marea di seconde case, abitate 2 mesi l’anno (quando va bene), possa creare valore ed economia per i territori che le ospitano? Perché, mentre tutto il mondo si interroga su come contrastare il cambiamento climatico, l’erosione delle coste, il consumo di suolo, come combattere il dissesto idrogeologico e porre le basi per una economia duratura, sostenibile e di valore reale per il territorio e non per chi viene, sfrutta e lascia le macerie, la nostra giunta regionale si comporta come i soldati Giapponesi che, non sapendo che la guerra era finita, rimanevano nascosti nelle foreste per combattere i nemici? Machiavelli diceva che errare è umano ma perseverare è diabolico. Sarebbe bello per noi sardi smettere definitivamente di guardare al passato per proiettarci finalmente verso il futuro».

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