La ricetta Vistanet di oggi: orziadas fritte, delizia della cucina di mare sarda

Le orziadas, o anemoni di mare o attinie, sono un piatto saporito dal gusto molto particolare, ottime come antipasto. Servitele con un Semidano freschissimo.
La ricetta Vistanet di oggi: orziadas fritte, delizia della cucina di mare sarda.
Le orziadas, o anemoni di mare o attinie, sono un piatto saporito dal gusto molto particolare, ottime come antipasto. Servitele con un Semidano freschissimo.
Ingredienti:
600 grammi di orziadas
farina 00
semola di grano duro
olio extravergine d’oliva
limoni
sale
Preparazione
Lavate bene le attinie, preferibilmente con acqua di mare. Usate dei guanti di gomma per lavarle perché i tentacoli degli anemoni sono urticanti. Scolatele poi versate nel recipiente la semola e la farina (tre quarti di semola e un quarto di farina). Versate gli anemoni e rigirateli per coprirli in ogni parte. Versatele in una padella con l’olio bollente. Dopo pochi minuti di cottura raccoglietele con una schiumarola e sistematele in un piatto con carta assorbente da cucina per far assorbire l’olio in eccesso. Salate e servite calde con gli spicchi di limone da spremere. Servitele con una bottiglia di Semidano freschissimo.

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Lo sapevate? La Sardegna vanta una delle coperture boschive più estese d’Italia e d’Europa

La Sardegna, con oltre un milione di ettari di foreste, rappresenta un vero tesoro verde tra i più vasti non solo d’Italia ma anche d'Europa.
Forse non tutti sanno che la Sardegna vanta una delle coperture forestali più estese non solo d’Italia, ma dell’intera Europa. Si tratta di un vero patrimonio naturale, frutto della storia e dell’eredità ecologica lasciata dai nostri antenati. Le leccete, le sugherete e le pinete litoranee che caratterizzano il paesaggio sardo non sono soltanto elementi di bellezza paesaggistica, ma rivestono un ruolo ecologico e ambientale fondamentale.
La superficie forestale complessiva dell’isola ammonta a circa 1.300.000 ettari. Di questi, oltre 626.000 ettari sono classificati come “bosco”, con una prevalenza di foreste ad alto fusto che superano i cinque metri di altezza e coprono oltre il 10% del suolo. Le formazioni boschive più diffuse sono le leccete, che si estendono per oltre 255.000 ettari, seguite dalle sugherete, che occupano circa 152.000 ettari. Un ruolo importante lo ricoprono anche i querceti caducifogli, con circa 88.000 ettari, e le pinete mediterranee, che coprono oltre 34.000 ettari.
Accanto alle aree forestali vere e proprie, le cosiddette “altre terre boscate”, come gli arbusteti, rappresentano un’ulteriore risorsa: ben 558.000 ettari, pari a quasi la metà del totale nazionale. Questo immenso polmone verde ha anche un impatto cruciale sulla salute del pianeta: si stima infatti che i boschi sardi immagazzinino circa 20 milioni di tonnellate di carbonio. Un solo ettaro di bosco mediterraneo è in grado di assorbire in media tra 1,6 e 1,9 tonnellate di carbonio all’anno, contribuendo in modo significativo alla lotta contro il cambiamento climatico.
La gestione sostenibile di questo patrimonio è un tema centrale. Oltre il 65% della superficie forestale della Sardegna è di proprietà privata, un dato che rende indispensabile la collaborazione tra istituzioni pubbliche e soggetti privati. Questa sinergia è fondamentale non solo per la tutela delle foreste, ma anche per la prevenzione degli incendi e per promuovere uno sviluppo ambientale equilibrato. Proteggere questi numeri significa proteggere il futuro verde della nostra isola. Fonte Agenzia Regionale Forestas.

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