Plasma iperimmune per salvare i malati Covid-19. Aldo Salaris ( Riformatori): “Quando in Sardegna?”

Il plasma iperimmune può servire, in emergenza, per trattare i malati Covid-19. Questa terapia si fonda su un principio semplice: nel sangue delle persone guarite sono presenti degli anticorpi che, se prelevati e successivamente iniettati nei pazienti malati, potrebbero aiutare a superare il Covid-19. L'intervento, a questo proposito, dell'on. Aldo Salaris, dei Riformatori.
Il plasma iperimmune può servire, in emergenza, per trattare i malati Covid-19. Questa terapia si fonda su un principio semplice: nel sangue delle persone guarite sono presenti degli anticorpi che, se prelevati e successivamente iniettati nei pazienti malati, potrebbero aiutare a superare il Covid-19.
L’intervento, a questo proposito, dell’on. Aldo Salaris, dei Riformatori.
Lo pubblichiamo integralmente.
«Al momento il plasma è usato in alcuni ospedali italiani e al Carlo Poma di Mantova il direttore del servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale Massimo Franchini assicura che le guarigioni, su 150 pazienti trattati, superano il 90%. Oltre oceano, negli Stati Uniti d’America, la terapia è una realtà conclamata. In Sardegna alcuni centri trasfusionali hanno da subito mostrato interesse per la partecipazione ad un eventuale programma di sperimentazione e sarebbero in grado, con pochissimi accorgimenti, di procedere alla raccolta del plasma iperimmune da inviare poi in tutta l’Isola» spiega Salaris.
«Oggi è di primaria importanza dare supporto alle strutture mediche dell’Isola, considerata la gravissima emergenza sanitaria che ha colpito pesantemente il sistema sanitario regionale. I numeri salgono giorno dopo giorno e si sfiorano, al momento, i 20.000 pazienti attualmente positivi – conclude – Come gruppo dei Riformatori Sardi in consiglio regionale chiediamo al Presidente e all’Assessore alla Sanità se abbiano valutato la possibilità di far partire un progetto che possa favorire le strutture sanitarie al prelievo di plasma iperimmune da destinare a chi ne abbia necessità. Si arriverebbe, come documentato in altre regioni italiane, ad una minore mortalità e minore durata del ricovero dei pazienti affetti da Covid-19»

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Covid-19, a Tortolì i casi salgono a 55. La scuola centrale resterà chiusa fino a domani

La scuola elementare di viale Monsignor Virgilio resterà chiusa fino a mercoledì 25 novembre, in via precauzionale, e per permettere le operazioni di sanificazione dei locali scolastici.
Negli ultimi giorni si sono riscontrate diverse nuove positività al coronavirus che portano il totale dei casi attualmente positivi a 55 nel Comune di Tortolì, secondo i dati comunicati dal Servizio di Igiene pubblica.
Il totale dei guariti/negativizzati è invece di 39, da inizio ottobre.
La scuola elementare di viale Monsignor Virgilio resterà chiusa fino a mercoledì 25 novembre, in via precauzionale, e per permettere le operazioni di sanificazione dei locali scolastici.
Anche nella giornata di ieri si è proceduto alle indagini epidemiologiche con una serie di tamponi sui contatti diretti della persona risultata positiva e si è in attesa dei risultati ufficiali dei test.
«In questo momento raccomandiamo con ancora più forza il rispetto delle disposizioni di contenimento del virus. Vi terremo aggiornati sull’evolversi della situazione» ha affermato il sindaco Massimo Cannas in una nota stampa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA