Un altro paese del nuorese, Ovodda, in lockdown dalla giornata di ieri fino all’8 dicembre.

La sindaca Maria Cristina Sedda ha adottato un’ordinanza restrittiva che vieta gli spostamenti fuori del territorio del paese, salvo comprovati motivi di salute, lavoro, studio e situazioni di necessità. Inoltre tutte le uscite di casa dovranno essere giustificate con autocertificazione. Sono sospese le attività quali ristoranti bar e pasticcerie ed è consentita solo cibo e bevande da asporto. Chiusi anche i mercati, gli uffici comunali – che riceveranno per appuntamento – gli impianti sportivi e il cimitero. Infine sono sospese le messe, le cerimonie civili e religiose, mentre i riti funebri potranno essere celebrati solo in presenza dei familiari. Sono consentiti gli spostamenti nei terreni ad uso agricolo.

Attraverso una nota ufficiale, scrive la sindaca Sedda: “È un’ordinanza che mai e poi mai avrei immaginato di firmare, è però di vitale importanza ridurre tutte le occasioni di socialità. I positivi al Covid, hanno superato il livello di guardia e non vengono più comunicati perché, essendo saltato il sistema sanitario di tracciamento, non tornano i conti tra i dati comunicati al comune da parte dell’ Ats e le persone che mi chiamano per comunicarmi la positività. Sono tanti, troppi, per una comunità come la nostra ed è per questa ragione che sono stata costretta a chiudere. Confido nel buon senso dei cittadini nel rispettare l’ordinanza. Vi ricordo che è sempre più necessario attenersi rigorosamente a tutte le norme anti contagio del virus.”

Il sindaco di Jerzu, Carlo Lai, attraverso un video-messaggio ha fatto il punto sull’emergenza Covid-19 nel paese ogliastrino.

Ha comunicato i dati odierni dei positivi – 1 –  e dei negativizzati – 6 – al virus, forniti dal Servizio di Igiene Pubblica della ASSL di Lanusei, che aggiorna a 12 il numero totale dei contagiati.

Lai però ha sottolineato come questi numeri ufficiali non siano reali, in quanto attraverso i test rapidi eseguiti in questi giorni nel paese ogliastrino, sarebbe differente il conteggio dei positivi al virus.

Il sindaco ha inoltre lanciato un accorato appello alla responsabilità agli stretti contatti di coloro che sarebbero risultati positivi al Covid-19, attraverso l’utilizzo dei tamponi rapidi.  Un doveroso rispetto al patto sociale che vige in una comunità, a prescindere ci sia o meno un obbligo coercitivo.