Oggi, alle 14 circa, una pattuglia della Stazione del Soccorso Alpino Guardia di Finanza (S.A.G.F.) di Nuoro ha prestato soccorso a un climber precipitato durante un’arrampicata.

I militari che si trovavano in servizio di prevenzione e soccorso per eventuali incidenti presso la falesia “Cave of Dreams” in località “Sa Tappara” nel comune di Ulassai, hanno assistito alla caduta di un “climber” che poco prima era impegnato in arrampicata lungo una parete posta nelle immediate vicinanze.

Il malcapitato, un 30enne residente a Milano, a seguito della caduta, ha battuto la testa. I Finanzieri sono intervenuti prontamente e hanno prestato le prime medicazioni all’infortunato, provvedendo a immobilizzarlo con l’attrezzatura medica in dotazione e a spostarlo in una zona più idonea per le operazioni di recupero con l’elicottero.

È stato inoltre allertato il servizio di pronto soccorso del 118 che, valutato il luogo dove è avvenuto l’incidente e le condizioni dell’infortunato, ha disposto l’invio di un elicottero al quale il personale del S.A.G.F. operante forniva le coordinate geografiche del punto di recupero.

Giunti sul posto gli operatori del 118, coadiuvati dai militari del S.A.G.F. hanno messo in atto tutte le attività propedeutiche al recupero della barella con il verricello. L’interessato è stato quindi elitrasportato all’Ospedale San Francesco di Nuoro.

Sventato dalla Polizia, alle prime luci dell’alba di oggi, un tentativo di furto di un’auto: due le persone di Mamoiada che sono state arrestate.

Gli agenti hanno notato, intorno all’una di notte, due individui che, aperti gli sportelli di una Fiat Grande Punto, invece di accedervi, sono fuggiti inoltrandosi nel giardino adiacente.

Vaghe e contraddittorie le risposte date quando inseguiti e rintracciati.

Inoltre, a pochi centimetri dai due, gli agenti hanno recuperato una centralina d’auto di marca Magneti Marelli, sicuramente poggiata in maniera frettolosa a ridosso del muretto dove si trovavano.

Da una successiva perquisizione nell’auto di uno due giovani, gli operatori hanno trovato altre due centraline d’auto, una di marca Bosch e un’altra di marca Magneti Marelli, per le quali nessuno di loro è stato capace di fornire spiegazioni plausibili in ordine alla provenienza.

I conseguenti accertamenti hanno permesso di acquisire concordanti e gravi indizi di reato in ordine al tentato furto dell’autovettura.

I due giovani sono stati quindi arrestati.