Dare lustro al territorio ogliastrino – e isolano in generale – mediante una sua perla culinaria poco valorizzata: questo l’obiettivo del “Dite Cheese”, locale aperto a Tortolì da una manciata di ore che già fa parlare di sé.

Sold out all’inaugurazione, ieri sera: tante le persone che hanno avuto il piacere di gustare i vari panini con, come ingrediente principale, caprino o pecorino fuso, alimento tradizionale ogliastrino.

«Il nostro sogno è che questo prodotto possa avere l’importanza che merita, siamo innamorati di questi sapori e volevamo proporli a un’ampia fascia di persone» dichiara Carlo Murgia, amministratore del “Dite Cheese”. Dietro questo progetto così ben accolto dalla popolazione, c’è quindi un grande amore per quella che è l’Isola con le sue tradizioni agropastorali. Unire il passato con il presente senza che la modernità comprometta il gusto: un grandissimo primo passo per la riscoperta matura delle proprie origini senza compromessi.

Il grande successo di ieri è stato una sorpresa per tutti.

Murgia si è dichiarato molto felice del pienone avuto ieri sera e dispiaciuto per chi non ha potuto mangiare presso il locale: «Abbiamo persino, per il grande afflusso, effettuato chiusura anticipata» spiega.

«Vorrei ringraziare tutti per l’enorme entusiasmo e i complimenti che ci hanno ieri regalato i nostri clienti» conclude Murgia. «Siamo rimasti davvero colpiti dal calore dimostratoci, non potevano farci un regalo più grande nel primo giorno di questa avventura».

La speranza? Be’, che la passione per il formaggio fuso sardo si diffonda non solo a livello isolano ma anche nazionale.

«Ho appreso con piacere che i sindaci del nuorese, finalmente, hanno raccolto il mio invito alla mobilitazione in nome del diritto alla salute dei cittadini».

Questo il commento della deputata M5S dopo il vertice sulla crisi della sanità nuorese tra la Conferenza sociosanitaria, i presidenti dei Distretti e la direzione della Assl di Nuoro.

«Sono tuttavia preoccupata – prosegue Lapia – perché si è perso tempo prezioso: le mie denunce sulle criticità registrate nel reparto di Chirurgia generale dell’ospedale di Nuoro, la più recente quella sull’interruzione delle attività operatorie programmate per mancanza di specialisti, vanno avanti da tempo. Se non si pone rimedio immediatamente a settembre si rischia il collasso».

La deputata insiste sulla necessità di una mobilitazione condivisa da tutti gli attori istituzionali.

«Alla luce del quadro drammatico in cui versano diversi reparti del San Francesco – sottolinea – è arrivato il momento di fare fronte comune tra tutte le istituzioni perché la richiesta di un’assistenza a misura di cittadino non rimanga lettera morta. Non vorrei, inoltre, che anche la mia ultima denuncia sui problemi che investono l’unità operativa di Geriatria, problemi che nonostante le arzigogolate precisazioni della Assl di Nuoro non sono stati smentiti dalla direttrice Grazia Cattina, venisse presa sottogamba».

«Non ci basta sapere – incalza la parlamentare – che i vertici della sanità nuorese hanno messo in atto nuovi modelli organizzativi, vogliamo che i problemi vengano risolti. Cosa che non sta accadendo perché purtroppo le segnalazioni vanno in senso contrario».