Alimenti surgelati conservati a -3 gradi anziché a -18: sequestrati sebadas, gnocchi e culurgiones provenienti da Jerzu
SIAN: intensificati i controlli sul trasporto degli alimenti a tutela dalla salute dei consumatori
Proseguono senza sosta i controlli del SIAN Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ ATSSARDEGNA-ASSL Cagliari sui mezzi che trasportano alimenti freschi surgelati, controlli intensificati durante il periodo estivo quando le alte temperature mettono ancora più a rischio al deteriorabilità dei cibi. Grazie alla stretta e costante collaborazione tra il Compartimento della Polizia Stradale della Sardegna, Sezione di Cagliari e il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, sono state infatti rilevate qualche giorno fa gravi irregolarità in un mezzo che trasportava prodotti alimentari freschi e congelati, proveniente da Jerzu.
Gli operatori della polizia stradale hanno ispezionato un furgone con all’interno della sua cella frigo diversi quantitativi di alimenti deperibili surgelati consistenti in diversi chilogrammi di sebadas, gnocchi di patate, culurgiones e ravioli con ricotta.
Immediato l’intervento degli Ispettori del SIAN ASSL CAGLIARI che, insieme agli uomini della Polizia stradale, hanno rilevato negligenza nella conservazione e nel trasporto degli alimenti, in quanto trasportati in promiscuità con i prodotti freschi, con una temperatura al momento della misurazione di 3 gradi e non di – 18° come previsto per la conservazione dei surgelati. Gli alimenti sono stati immediatamente posti sotto sequestro amministrativo per non idoneità al commercio poichè è stata interrotta nella fase di trasporto la catena del freddo. I cibi sono stati quindi assegnati a una associazione di volontariato per scopi di beneficenza, essendo prodotti ancora idonei all’immediato consumo umano.
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Si chiama “tumballa” e la sua ricetta è antichissima: sapete in che paese viene realizzato questo dolce?
Realizzato dalla maestra pasticcera Chiara Lai, questo particolare dolce viene realizzato in un determinato paese della Sardegna, sapete quale?
I suoi ingredienti sono semplicissimi: miele e nocciole. A impreziosire il dolce dei decori realizzati in glassa reale. Ecco la “tumballa”, una ricetta antichissima che trova molte parentele in altrettante preparazioni del Mediterraneo. Oggi vi proponiamo la tumballa di Ovodda, realizzata da Chiara Lai, abilissima maestra pasticcera.
Ma gli antenati della tumballa possono variare da una cultura all’altra e nel corso del tempo pur mantenendo gli stessi ingredienti, miele e nocciole. Ad esempio il “Loukoumades”, un dolce tradizionale presente in diverse culture del mondo classico e successivamente adattato in varie forme e varianti nelle cucine di molte regioni.
Ateneo da Naucrati menziona dolci simili nelle opere del teatro greco e, il nome che usa Chiara Lai per denominare il dolce è citato nelle ricette del cuoco ottocentesco Giovanni Vialardi di Casa Savoia, ma la preparazione è molto molto antica. La tumballa insomma ha mantenuto la sua popolarità attraverso i secoli, anche se con diverse variazioni e adattamenti.
Fonte Storia della cucina di Sardegna.
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