Le indagini, dirette dal Procuratore Capo Gregorio Capasso e dal Sostituto Nadia La Femina, condotte dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Olbia con la partecipazione dell’Ente Nazionale protezione Animali, Servizio Guardie Zoofile della Provincia di Sassari erano cominciate nel 2018 dopo la denuncia di un cittadino.

Secondo quanto è emerso dalle indagini l’associazione che gestiva il canile, maltrattava gli ospiti a quattro zampe, che sono risultati malnutriti. L’associazione non denunciava il decesso degli animali per percepire i rimborsi e ne ostacolava l’adozione, sembra inoltre che alcuni cani siano deceduti dopo la somministrazione di farmaci.

La struttura era già sottoposta a sequestro dal 2019, adesso il Gip ha disposto il sequestro di 1,2 milioni di euro di beni dell’associazione, del legale rappresentante e del presidente. Risultano indagate tre persone, il presidente dell’associazione di volontariato che gestiva il canile, il legale rappresentante e il direttore sanitario, il quale non potrà esercitare la professione per un anno. Truffa ai danni di enti pubblici, maltrattamento e uccisione di cani, indebita percezione di contributi pubblici e reati fiscali le ipotesi di reato.

Da domani, sabato 6 giugno, sarà nuovamente possibile visitare le Grotte Su Marmuri a Ulassai.

«Sono tra le grotte più importanti d’Europa per le loro dimensioni imponenti e contano una lunghezza di circa 850 metri e altezze che arrivano a toccare i 70 metri – si legge sulla pagina social dedicata al turismo di Ulassai -. Un mondo sotterraneo di guglie, torri e conformazioni dal fascino inestimabile formatesi con l’incessante forza dell’acqua”.

Un viaggio nelle bellezze ogliastrine possibile da domani.