Minneapolis è alla terza giornata di manifestazioni e violenze per George Floyd, l’afroamericano 46enne morto lunedì, dopo che un poliziotto bianco gli ha premuto per cinque minuti il ginocchio sul collo. Le immagini dell’uccisione di George hanno fatto il giro del mondo e suscitato lo sdegno di molti.

Veronica Ligas, studentessa liceale 15enne di Gairo, ha pubblicato sui social un video dedicato a lui e a tutte le vittime di violenza e di razzismo nel mondo. La colonna sonora, splendida, è di Ludovico Einaudi.

Ha deciso di condividerlo con noi, consapevole di quanto l’arte possa veicolare al meglio certi importanti messaggi, accompagnandolo con questa riflessione:

«I video e la danza moderna sono potenti mezzi per veicolare messaggi importanti. Il mio video si ispira alla storia di George Floyd ma è dedicato a tutte le vittime di razzismo nel mondo. Per dire basta all’odio e alle discriminazioni».

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Veronica Ligas, studentessa liceale 15enne di Gairo, ha pubblicato sui social un bellissimo video dedicato a chi in questo momento deve fare i conti con l’emergenza sanitaria da coronavirus, dove danza sulle note del brano Shallow, eseguito con il flauto traverso dalla sua amica Sara Ruzzoni, di Ussassai.

Ha deciso di condividerlo con noi, consapevole di quanto l’arte possa veicolare al meglio certi importanti messaggi, accompagnandolo con questa riflessione:

«Nonostante la quarantena io e Sara siamo state vicine con la musica e la danza – spiega la giovane Veronica – Spero che questo video faccia riflettere: tutti all’inizio abbiamo sottovalutato il problema pensando fosse una cosa lontana da noi. E abbiamo sbagliato. Se ci pensate è come se la natura si fosse rivoltata contro di noi, e forse lo meritiamo, perché troppo pochi hanno rispetto del nostro Pianeta. Prima distruggiamo la terra, poi restiamo stupiti delle conseguenze?».

«L’Italia, come altre nazioni, sta vivendo un momento difficile Ma ci viene chiesto solo di restare a casa. Nonostante questo, la gente continua a lamentarsi, manco dovesse andare in guerra. C’è chi si lamenta e c’è chi esce ugualmente, come fosse immune, come se in quei lettini d’ospedale possano finire solo degli sconosciuti. No, potreste esserci anche voi o qualcuno dei vostri cari. Medici e infermieri che si fanno il mazzo tutti i giorni meritano la nostra serietà. Con l’aumento dei contagi, purtroppo, cresce anche il numero di persone che manifestano la propria stupidità e ignoranza. Ora come ora dovremmo supportarci gli uni con gli altri, non lamentarci perché non si può andare a fare l’aperitivo o a correre» conclude la studentessa gairese, che sta trascorrendo la quarantena in compagnia dei suoi due grandi amore: la danza e la musica.

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