(FOTO E VIDEO) Accadde oggi. 23 maggio 2016: 4 anni fa Daniele Conti disse addio alla maglia del Cagliari

La Curva Nord disegnò una maglia numero 5 rossoblù grande quanto tutto il settore per poi dedicargli le parole più belle: «In un calcio senza colori hai dimostrato cosa vuol dire attaccamento ai colori, un esempio per tutti i giovani calciatori».
Quattro anni fa, il 23 maggio 2016, la bandiera del Cagliari Daniele Conti, capitano di mille battaglie, ha detto addio alla maglia rossoblù.
Un Sant’Elia pieno fino all’ultimo ordine di posto tributò al leggendario numero 5 rossoblù, il saluto che si era meritato in ben 16 stagioni con i 4 mori cuciti sul petto. Accadde a un anno di distanza dal suo addio al calcio giocato.
Il regista romano giocò infatti la sua ultima partita con il Cagliari il 31 maggio 2015, in un Cagliari-Udinese non proprio esaltante, che segnò l’ultima partita del club di Giulini nella massima serie prima della retrocessione in B. Anche in quell’occasione il suo pubblico gli dedicò una standing ovation.
Con la promozione del Cagliari di Rastelli in Serie A e l’ingresso nella dirigenza di Conti, la società di via Mameli decise di dare vita al “Conti Day”, una serata intera dedicata allo storico capitano. La Curva Nord disegnò una maglia numero 5 rossoblù grande quanto tutto il settore per poi dedicargli le parole più belle: «In un calcio senza valori hai dimostrato cosa vuol dire attaccamento ai colori, un esempio per tutti i giovani calciatori».
Le emozioni di una serata indimenticabile ??5️⃣ #ContiDay
Gepostet von Cagliari Calcio am Dienstag, 24. Mai 2016
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Accadde Oggi. Il 23 maggio 1992, la strage di Capaci. Muoiono Falcone, la moglie e tre uomini della scorta

Ogni anno, il 23 maggio, si svolgono diverse manifestazioni per ricordare la morte del magistrato Falcone, della moglie e della scorta nella strage di Capaci.
Strage di Capaci, 23 maggio 1992. Sono passati 27 anni dall’attentato ricordato con il nome di “Strage di Capaci”, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Giovanni Falcone era nato a Palermo il 18 maggio 1939, è stato un magistrato molto attivo nella lotta contro la mafia ed è considerato un eroe insieme all’amico e collega Paolo Borsellino, che è stato ucciso pochi mesi dopo nella Strage di via D’Amelio a Palermo, avvenuta il 19 luglio 1992.
Il 23 maggio 1992, il giudice Falcone stava tornando a casa da Roma, come faceva solitamente nel fine settimana, insieme alla moglie Francesca. Partito da Ciampino con un jet di servizio intorno alle 16:45, atterra all’aeroporto Punta Raisi di Palermo dopo un volo di 53 minuti. Qui trova ad attenderlo 3 Fiat Croma blindate con la scorta. Falcone si mette alla guida della Croma bianca. In macchina con lui ci sono la moglie e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza. La macchina di Falcone è preceduta da una Croma marrone, con gli agenti Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, e seguita da una Croma azzurra con gli agenti Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo.
La macchina di Falcone si schianta contro il muro di cemento e detriti causati dallo scoppio. Il Giudice Falcone muore durante il trasporto in ospedale a causa del trauma cranico, causato dall’impatto contro il parabrezza, e da varie lesioni interne. La moglie Francesca muore invece in ospedale la sera alle 22:00. L’agente Costanza, che si trovava nella macchina con il giudice, rimane illeso. Gli agenti della terza automobile rimangono feriti, ma non sono in pericolo di vita. Il 25 maggio 1992 si svolgono a Palermo i funerali delle vittime.

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