È bastata la semplice domanda dell’inviato delle “Iene” sul Mes – meccanismo europeo di stabilità – per farle perdere la pazienza.

La deputata sarda del Pd, Romina Mura, non rispondendo al quesito del giornalista è partita all’attacco.

Guardando dritto negli occhi il suo interlocutore ha affermato: “Ho capito che lei vuole trovare il pelo nell’uovo, ma sa da dove vengo? Io sono sarda e vengo da una terra che si chiama Barbagia. Io la invito a studiare la nostra concezione del mondo”.

La “iena” elegantemente ha risposto di essere stato in Sardegna, ma non in Barbagia, evitando ulteriori schermaglie. La parlamentare Mura, che ricopre anche la carica di sindaco di Sadali, ha condiviso lei stessa sui social la sequenza del video, sdrammatizzando sull’accaduto.

Queste le sue considerazioni: “Care Iene, come montate i servizi voi, nessuno eh. Essendomi incazzata, vi ho anche aiutato a scegliere quale parte dell’intervista mandare in onda. Avete tagliato tutte le risposte eccetto l’incazzatura… tremendi”.

Nel frattempo, il frammento video della trasmissione Mediaset, andata in onda ieri sera, è diventato virale sulle maggiori piattaforme di messaggistica. Non sono mancate le polemiche sui principali social network.

Riapertura dei cantieri della nautica, e dell’edilizia, queste tra le prime aperture annunciate dal governatore, che però firmare l’ordinanza solo tra 48 o 72 ore, quando cioè la Regione avrà definito tutti i particolare legati alle misure di sicurezza con le associazioni di categoria.

Tuttavia Solinas ha rivelato qualche anticipazione anche sull’intenzione di allentare le misure di contenimento per le persone e quindi, ha annunciato che riaprirà i parchi cittadini, consentirà ai bambini di fare delle passeggiate così come alle persone diversamente abili anche nei parchi a cui però si accederà in maniera contingentata.

Un’apertura anche verso la possibilità di raggiungere le seconde case, e sembra anche quella di circolare all’interno delle singole province. Anche su questo però il Governatore non ha rivelato più di tanto rivendicando comunque la possibilità per l’Isola vista la sua autonomia di poter decidere in maniera diversa rispetto al decreto.

Ancora da decidere invece la gestione dell’accesso alle spiagge, si deve valutare come organizzare la fruibilità nei tratti liberi, quelli dove non ci sono gli stabilimenti balneari in quanto più complesso garantire la sorveglianza, niente riapertura invece per porti e aeroporti dell’Isola per la quale bisognerà attendere ancora qualche settimana, quando con il Governo nazionale sarà siglato un accordo che garantisca un passaporto sanitari a che vuole entrare nel territorio regionale.