(VIDEO) Il virus e la forza di reagire: il video emozionale di una giovane giornalista sarda

Una lunga riflessione, un pensiero sul momento che stiamo vivendo che fa riflettere.
Sta facendo il giro del web il videomessaggio condiviso su Facebook dalla giovane giornalista e scrittrice cagliaritana Federica Portoghese sul Covid-19 realizzato insieme alla videomaker Giulia Farci.
Una lunga riflessione, un pensiero sul momento che stiamo vivendo che fa riflettere.
«Il Covid-19 ci ha fatto riscoprire il coraggio e la forza di reagire – spiega l’autrice -. Nel buio è riemersa la speranza e la voglia di essere uniti e vincitori. Ci stiamo confrontando con un nuovo stile di vita, che ci ha dato la possibilità di analizzare il nostro tempo, i pensieri più intimi e le scelte quotidiane.
«In un momento così difficile, dove è complicato esprimere quello che viviamo, io e la mia collega videomaker – racconta – abbiamo realizzato un videomessaggio, per condividere e mostrare i sentimenti contrastanti che tutti noi stiamo attraversando in quarantena».
Covid19, una pandemia che ci ha fatto riscoprire il coraggio e la forza di reagire. Nel buio è riemersa la speranza e la voglia di essere uniti e vincitori. Ci stiamo confrontando con un nuovo stile di vita, che ci ha dato la possibilità di analizzare il nostro tempo, i pensieri più intimi e le scelte quotidiane. Ritrovare la luce non sarà mai stato così bello. Autore: Federica Portoghese Voce: Federica Portoghese Montaggio video: Giulia Farci#quarantena #covi19 #iorestoacasa
Gepostet von Federica Portoghese am Montag, 20. April 2020
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“Rischio contagio”: padre medico non potrà vedere i figli fino alla fine dell’emergenza

I giudici, secondo i quali sussiste un «elevato rischio di contagio» dovuto alla «attività lavorativa svolta» hanno disposto che il contatto tra padre e figli venga garantito da videochiamate e comunicazioni via telefono quotidiane.
Un papà medico ospedaliero non potrà vedere i propri figli fino alla fine dell’emergenza Covid-19. Lo ha deciso il Tribunale di Cagliari sulla base di un’istanza dell’ex moglie.
Il provvedimento – come racconta L’Unione Sarda di oggi – è stato preso con procedura d’urgenza dai giudici cagliaritani.
Il padre, medico ospedaliero, si era costituito con una memoria in cui specificava di lavorare in un reparto separato da quelli deputati alla gestione dell’emergenza Coronavirus.
I giudici, secondo i quali sussiste un «elevato rischio di contagio» dovuto alla «attività lavorativa svolta» hanno disposto che il contatto tra padre e figli venga garantito da videochiamate e comunicazioni via telefono quotidiane.

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