Dvd e audiolibri della Biblioteca Comunale alla RSA di Tortolì: “Un modo per tenere loro compagnia”
Sono stati consegnati nei giorni scorsi dvd e audiolibri della Biblioteca Comunale alla RSA di Tortolì. Un modo per tenere ulteriormente compagnia agli ospiti della struttura, già impegnati quotidianamente in tante attività dal personale sanitario, ma che purtroppo in questo periodo non possono ricevere le visite dei propri cari
Sono stati consegnati nei giorni scorsi dvd e audiolibri della Biblioteca Comunale alla RSA di Tortolì. Un modo per tenere ulteriormente compagnia agli ospiti della struttura, già impegnati quotidianamente in tante attività dal personale sanitario, ma che purtroppo in questo periodo non possono ricevere le visite dei propri cari. Un provvedimento necessario per proteggerli.
Sono diversi i generi che hanno scelto gli ospiti: si va dallo storico al poliziesco, al romantico e alla lettura sarda. Un piccolo contribuito per fare trascorrere qualche ora di svago.
L’amministrazione comunale ricorda inoltre che è sempre attivo il servizio della biblioteca di prestito digitale tramite il portale MedialibraryOnLine.
Attraverso questo sistema gli utenti possono prendere in prestito e-book, consultare banche dati ed enciclopedie, ascoltare e scaricare audio musicali, visionare video ascoltare e scaricare audiolibri.
Ogni utente può scaricare fino a due e-book al mese con possibilità di prenotare anche quelli al momento non disponibili.
Per accedere a MediaLibraryOnline occorre iscriversi in una biblioteca del sistema bibliotecario e richiedere l’account.
Per tutte le informazioni vi invitiamo a contattare la biblioteca comunale di Tortolì al numero 0782/600792, dal lunedì al venerdì.
Link utili https://sbino.medialibrary.it/home/cover.aspx
© RIPRODUZIONE RISERVATA
“È il momento di sostenere e sostenerci”: la parola alla dottoressa Lorena Paola Urrai, impegnata nell’emergenza psicologica Coronavirus
La difficile situazione attuale osservata e commentata, da un punto di vista sociale e psicologico, dalla dottoressa Lorena Paola Urrai, consigliera dell’Ordine degli Psicologi della Regione Sardegna e psicologa e psicoterapeuta impegnata nell’Emergenza Psicologica del Coronavirus
Vite sospese e destabilizzate dall’isolamento che ci è stato imposto da questa emergenza sanitaria. Vite con nuovi ritmi, nuove priorità, nuovi disagi con cui fare i conti.
La difficile situazione attuale osservata e commentata, da un punto di vista sociale e psicologico, dalla dottoressa Lorena Paola Urrai, consigliera dell’Ordine degli Psicologi della Regione Sardegna e psicologa e psicoterapeuta impegnata nell’Emergenza Psicologica del Coronavirus. Riportiamo integralmente la sua riflessione pubblicata sulla pagina FB del PD Ogliastra:
«COVID-19: l’abbiamo imparato bene, è l’acronimo di corona-virus-desease-malattia, 19 l’anno in cui si manifesta. Si è manifestato in Cina, lontano… ma mai cosi vicino e mai così devastante. Ha destabilizzato le nostre vite le ha sospese, ha determinato una battuta d’arresto, un trauma, una interruzione di progetti di attività. Ci ha chiamato a rispettare nuove norme sociali, nuove regole che ci pongono davanti a una sensazione di mancanza di libertà, mancanza di autodeterminazione. Ci ha imposto soprattutto la distanza di un metro o forse di più, una distanza fisica che diventa mentale, preoccupante, sconvolgente per la paura del contagio.
Il COVID 19 è un nemico invisibile dicono, ma tangibile per la drammaticità che porta, interessa tutti e tutti siamo chiamati a difenderci, a combattere con comportamenti virtuosi che abbiamo velocemente acquisito per il bene collettivo e personale, comportamenti prescritti e divulgati con l’emanazione dei decreti ministeriali. Prescrizioni che abbiamo imparato a rispettare comprendendone il valore e lo scopo: arrestare la crescita drammatica dei numerosi contagiati, dei deceduti, degli isolamenti.
Stiamo seguendo le raccomandazioni di Medici e Infermieri impegnati in prima linea, rispettando la loro accorata richiesta di “Restate a Casa”; sono proprio loro, medici ed infermieri che hanno bisogno della nostra fiducia e del nostro sostegno morale per affrontare ritmi di lavoro estenuanti, per sopportare l’impatto emotivo generato dalla gestione dei pazienti ai quali è precluso ogni contatto umano.
L’essere stati catapultati in questa nuova situazione ci chiama a rispondere, a pensare, a riflettere. D’altronde siamo ciò che pensiamo. Il mio pensiero è un invito a tutti i cittadini a riaffermarsi, rideterminarsi con azioni e pensieri nuovi e trovare nuove e creative soluzioni nell’agire quotidiano: nello stare insieme in famiglia, nell’occuparsi di tutte quelle cose che “quando non si aveva tempo non si riusciva a fare”. Attiviamoci con nuove modalità di lavoro agile, di didattica a distanza, di videoconferenze perché esistiamo.
L’invito è anche quello di darsi il tempo per raccogliere informazioni certe, evitare le fake, dedicare spazio e tempo per raccogliere informazioni sull’andamento dell’emergenza, per avere una corretta visione del reale e per gestire meglio le difficoltà, dedicando tempo agli affetti.
Ed è proprio così ogni emergenza sanitaria e sociale è sempre una emergenza psicologica per l’emotività che si amplifica sviluppando paura, ansia, depressione, e disagio nella popolazione. È il momento di sostenere e sostenerci, di collaborare nel rispetto di se’ e dell’altro.
Per tutti questi motivi sia a livello sia nazionale che regionale ci si è immediatamente operati a creare una rete di interventi psicologici che danno quotidianamente risposte ad operatori sanitari e cittadini. L’Ordine degli Psicologi della Regione Sardegna, primo in Italia, ha attivato un numero telefonico, 800197500 per dare risposte psicoeducative ai cittadini per affrontare l’emergenza; ha instaurato una rete importante di collaborazione con il Gruppo dell’emergenza della Struttura di Psicologia di ATS Sardegna a disposizione degli Operatori Sanitari che lavorano in prima linea e per tutti i cittadini, anche dell’Ogliastra. Hanno dato la disponibilità anche gli Psicologia della Asl di Lanusei rintracciabili chiamando il numero telefonico di ATS 800630622.
Sono state create a livello nazionale e regionale delle “Guide” rivolte ai cittadini che hanno l’obiettivo di offrire un vademecum di comportamenti congrui e adeguati da mettere in atto, come la guida scritta in sardo che qua si pubblica.
E per concludere auspico che questa distanza di un metro possa rappresentare quel giusto spazio di interconnessione che ci pone nella condizione di essere tutti dalla stessa parte, uniti per ripartire in maniera più coesa e propositiva, per la nostra Ogliastra».
© RIPRODUZIONE RISERVATA