È diventato virale, qualche giorno fa, lo sfogo del primo cittadino di Ilbono, Andrea Piroddi, che – prima che le misure diventassero stringenti e confinassero tutti in casa, pena sanzioni e denunce – invitava tutti a stare a casa con ironia – mista a irritazione – e toni coloriti. Dopo aver parlato dei pochi posti in Terapia Intensiva, a Lanusei, e del fatto che molte delle persone che contraggono il Covid-19 abbiano bisogno di un ricovero proprio in quel reparto, si è scagliato contro una domanda fatta in modo insistente da molti cittadini: “Ma una passeggiata la posso fare?”
“Ora, dico io, avete vissuto gli ultimi vent’anni guardando Amici,” ha scritto sui social collezionando più di 7000 reazioni “commentando i Tronisti e commuovendovi con C’è posta per te. Non alzate il culo dal divano manco per andare in bagno. Ora ditemi, spiegatemi, perché non capisco e sono curioso:
Dove c**** dovete andare in questi giorni?”
Ma non solo commenti positivi al post, c’è anche chi non condivide le sue parole.
A destare scalpore, la forma. Un linguaggio “non proprio istituzionale”, come lo definisce l’Avvocato Matteo Stochino – uno dei papabili candidati a Sindaco alle prossime amministrative – quello usato per fornire spiegazioni ai cittadini riguardo le “oggettivamente poco chiare stratificazioni normative e interpretative di questo periodo”.
L’esortazione colorita non ha riscontrato il gradimento di alcuni concittadini di Piroddi. A farsi portavoce di coloro i quali non si sono detti d’accordo è proprio l’Avvocato Stochino. La querelle è anche divenuta oggetto di una sottoscrizione pubblica sulla piattaforma ‘Change.org’.
«In questi giorni di emergenza il mio paese viene dipinto sul web e sui media come un covo di scansafatiche, teledipendenti, superficiali e refrattari alle regole, a causa, ancora una volta, delle dichiarazioni pubbliche del Sindaco. L’intera cittadinanza, confusa e spaventata come il resto del mondo dalla più grossa crisi sanitaria mai affrontata dall’umanità, è stata additata di porre in essere, o di volerlo fare, comportamenti futili e non conformi alla situazione e per questo derisa e insultata in maniera rozza e volgare, da colui il quale, per primo e più di tutti, dovrebbe invece tutelarla, confortarla e supportarla, invece di accusarla di non aver capito nulla. Ilbono è tutt’altro. È la maestria dei suoi artigiani e la bontà dei frutti della nostra terra, sapientemente trasformati dalle nostre imprese. Ilbono è arte e cultura, è tradizione e voglia di vivere. È esempio di grande generosità, senso di ospitalità e solidarietà, come ci ricordano i nostri nonni che, in tempi drammatici come quelli che stiamo vivendo, hanno aperto le porte e diviso il poco che avevano con chi scappava dai bombardamenti. Per questo e per tanto altro Ilbono merita pubbliche scuse, che purtroppo non arriveranno».
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