(VIDEO) L’artista sardo Moses Concas incanta i giudici di “America’s got talent – The Champions”

Si è fatto decisamente valere Moses Concas sul palco dell'edizione "The Champions" di America's got talent. Dopo aver vinto l'edizione italiana, il musicista quartese ha sfidato artisti da tutto il mondo.
Da Quartu agli States : Moses Concas, poliedrico artista quartese vincitore nel 2016 di Italia’s got talent, ha partecipato nei giorni scorsi all’edizione “The Champions” di America’s got talent.
Una sfida tra gli artisti vincitori delle diverse edizioni di tutto il mondo giudicati dalla supermodella Heidi Klum, dal produttore discografico britannico Simon Cowell, dalla cantante inglese Alesha Dixon, dal conduttore canadese Howie Mandel e dall’ex giocatore di football americano Terry Crews.
L’armonicista sardo ha stregato i giudici nella sua prima esibizione, in particolare Heidi Klum che gli ha tributato una standing ovation, ma non è riuscito a superare alla fase preliminare e ad accedere alle semifinali. I 50 superfan provenienti da tutto il mondo non gli hanno dato abbastanza voti.
Comunque è andata è stato un successo per Moses, che si è esibito in uno dei palcoscenici televisivi più prestigiosi di tutto il mondo. «Moses concas fa musica come nessun’altro abbiate mai sentito» si legge sulla pagina Facebook del tv show americano.
Ecco nel video la sua esibizione.
Moses Concas SHOCKS The Judges With Harmonica Beat-Boxing! – America's Got Talent: The Champions
This is not your grandfather's harmonica. ? Moses Concas makes music unlike anything you've ever heard!
Gepostet von America's Got Talent am Montag, 20. Januar 2020
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Talana entra nel cuore del turismo sostenibile: archeologia, natura e memoria per “custodire il futuro”

Una nuova pagina si apre per questo borgo dell’Ogliastra, dove ogni pietra è memoria e ogni passo è un ritorno alle radici.
C’è un angolo d’Ogliastra dove il tempo sembra essersi fermato. Un luogo in cui la roccia racconta storie di millenni fa, e dove le voci del passato risuonano ancora tra le colline silenziose. Per la prima volta, Talana entra nel circuito nazionale del Festival IT.A.CÀ – Migranti e Viaggiatori, dedicato al turismo responsabile, e lo fa in grande stile, portando in scena la sua anima più profonda: quella delle Domus de Janas, sepolture prenuragiche ora ufficialmente riconosciute come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Una notizia storica, arrivata da Parigi solo poche ore fa, che segna un traguardo fondamentale per la Sardegna intera e in particolare per Talana, custode silenziosa di uno dei patrimoni archeologici più significativi dell’isola.
Il piccolo centro montano sarà protagonista della giornata conclusiva della Tappa Ogliastra del festival, domenica 21 settembre 2025, con un evento che unirà cammino, scoperta e identità. Le guide Martino Loi e Rinaldo Deina accompagneranno i partecipanti in un viaggio nel cuore della Sardegna arcaica, tra le tombe scavate nella roccia della necropoli di Silla Caccari, i misteri della Tomba dei Giganti di Su Nercone, e le antiche pietre del villaggio nuragico di Bau ’e Tanca.
Sarà una giornata all’insegna del turismo lento e consapevole, un’occasione per immergersi nella storia e nel paesaggio, ascoltando non solo ciò che i luoghi raccontano, ma anche le storie di chi li vive e li custodisce ogni giorno. Il tema di quest’edizione, “Custodire il futuro”, trova qui la sua perfetta espressione: salvaguardare il passato per immaginare nuovi orizzonti, partendo dai saperi antichi e dalla forza delle comunità locali.
Nel pomeriggio, spazio anche alla cultura immateriale, con una dimostrazione dell’intramontabile gioco de sa murra, riconosciuto nel 2023 dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Tra gesti rapidi e numeri urlati, questo antico passatempo sardo torna a vivere come simbolo di tradizione e resistenza culturale.
Con l’ingresso nel festival IT.A.CÀ, Talana si afferma come punto di riferimento per chi cerca un turismo autentico, rispettoso e profondo. Una nuova pagina si apre per questo borgo dell’Ogliastra, dove ogni pietra è memoria e ogni passo è un ritorno alle radici.

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