«Cara Jennifer, Cagliari è la città perfetta che cerchi», Truzzu scrive alla Lopez

Jennifer Lopez ha dichiarato a Vanity Fair di volersi trasferire in Italia, alla ricerca di una vita più tranquilla. In men che non si dica Paolo Truzzu risponde alla cantante: «Ho io la soluzione che fa per te, la città perfetta che cerchi!»
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Il sindaco di Cagliari scrive a Jennifer Lopez: vieni a vivere da noi, in “risposta” alla pubblicazione di un’intervista della cantante in cui ha dichiarato di essere alla ricerca di una vita più tranquilla, magari in Italia.
«Cara Jennifer, ho letto una tua intervista su Vanity Fair nella quale dici di essere alla ricerca di una piccola città italiana dove vivere con tempi rilassati, mangiare cose buone, godersi il ritmo lento delle giornate, a contatto con la natura e in un clima decisamente propizio.
Ho io la soluzione che fa per te, la città perfetta che cerchi!
Cagliari non è proprio piccola ma ti invito a venire a vivere qui, troverai tutto ciò che ti serve: la possibilità di riprendere gli spazi della propria vita, camminare per le vie del centro senza improbabili scocciatori, a contattato con gente discreta e attenta a non oltrepassare la privacy altrui, proprio come siamo noi sardi e cagliaritani.
C’è sempre un aeroporto efficiente che permette di spostarsi tranquillamente ovunque, e luoghi dove, invece, nascondersi, riposarsi, dedicarsi a se stessi evitando i ritmi frenetici delle grandi città. Potrai frequentare splendide spiagge, apprezzare tramonti mozzafiato, vivere la straordinaria nidificazione dei fenicotteri rosa, gustare una splendida cucina e scoprire la storia e la cultura di una terra che è stata la culla di una antica civiltà e di una città capitale del Regno. Quest’anno Cagliari sarà ricca di eventi di ogni tipo. Dalle gare dell’America’s Cup alle mostre, sarà un anno ricco da vivere con molta tranquillità. Siamo qui… noi ti aspettiamo e siamo pronti ad ospitarti magari già il 1 Maggio, per la sagra di Sant’Efisio, una esperienza unica di fede e tradizione!»
Paolo Truzzu

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Un insolito cantiere balneare ad Arbatax: spunta una piscina fai-da-te sulla spiaggia della Capannina

Ad Arbatax, la tradizionale routine balneare degli ultimi avventori è stata interrotta da una singolare iniziativa che ha trasformato la prima spiaggia della Capannina in un improvvisato stabilimento di lusso, sebbene molto casereccio.
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Un insolito cantiere balneare ad Arbatax: spunta una piscina fai-da-te sulla spiaggia della Capannina.
Ad Arbatax, la tradizionale routine balneare degli ultimi avventori è stata interrotta da una singolare iniziativa che ha trasformato la prima spiaggia della Capannina in un improvvisato stabilimento di lusso, sebbene molto casereccio.

La piscina
Alcuni lettori ci segnalano la presenza di una piscina scavata nell’arenile, un’opera che, sebbene abusiva, non manca di una certa ingegnosità ingegneristica e di una buona dose di audacia estiva.
La buca “di qualche metro” diventa lusso low-cost. La struttura in questione è stata descritta come una vera e propria buca di qualche metro che ricorda una piscina vera e propria. Non si tratta, tuttavia, di un semplice fossato sabbioso, ma di un progetto che ha previsto una lavorazione accurata: l’insolita piscina è stata infatti foderata da un telo cerato per garantire l’impermeabilità e, cosa fondamentale, è stata anche riempita di acqua.

La piscina
Per completare l’opera, la sabbia è stata ammucchiata di lato, probabilmente per creare un argine o, più semplicemente, per liberare lo spazio necessario, dando vita a un piccolo solarium privato. L’effetto finale è quello di una sorta di jacuzzi o, quantomeno, di una piscina privata costruita con mezzi di fortuna.
Se l’iniziativa può strappare un sorriso per l’inventiva, la sua natura non regolamentata ha subito attirato l’attenzione. Trattandosi di un intervento non autorizzato sull’arenile demaniale, sono stati infatti allertati gli uomini della Capitaneria di Arbatax, chiamati a verificare la situazione e a ripristinare il corretto uso della spiaggia.
L’episodio, che dimostra una creatività quasi surreale nel desiderio di un bagno esclusivo, si conclude inevitabilmente con l’intervento delle autorità. Resta da vedere quanto durerà questa stravagante “piscina nella spiaggia” prima di essere smantellata e restituita all’uso pubblico, ma di certo ha fornito un momento di ilarità e una curiosa storia da raccontare ai bagnanti. L’ambizione, si sa, non ha confini, neanche sulla battigia.

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