La ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova aveva promesso un tavolo ministeriale per riprendere il discorso sulla remunerazione del latte ai pastori sardi, dopo le proteste accesissime dei mesi passati.

Ieri l’incontro a Roma e finalmente qualche bella novità. Due le aperture, come riporta Sardinia Post: quella della grande distribuzione disponibile a proseguire a sostenere la promozione dei prodotti derivati da latte ovino a partire dalle Dop, e quella del sistema bancario – in questo caso il Banco di Sardegna – a individuare strumenti per il credito per i pastori e le start up agricole.

La ministra, aprendo la discussione, ha ribadito che il tavolo aperto non serve per affrontare le emergenze ma per programmare sul lungo periodo. Si va, quindi,  verso il superamento del sistema delle caparre, i pastori e il Banco di Sardegna da luglio scorso stanno lavorando ad un accordo per un prestito ai singoli allevatori che potranno così avere liquidità per sostenere le prime spese di produzione (mangimi, terreno, ecc.).

Altra novità potrà riguardare coloro che sono rimasti fuori dalle graduatorie sul primo insediamento, attraverso lo strumento di un prestito di conduzione per otto anni.

Sono più di 500 gli avvisi di garanzia arrivati ai pastori sardi dopo l’ondata di protesta per un equo prezzo del latte portata avanti dagli allevatori nel febbraio scorso.

Un numero che ha portato i pastori ad unirsi per sostenere le battaglie legali a cui dovranno andare incontro.

Sui social sta circolando un vademecum legale con i 10 consigli da seguire in caso di ricezione dell’avviso di garanzia.

Ecco il documento condiviso dall’Associazione Libertade:

Il vademecum con le 10 cose da fare in caso di denuncia per la protesta dei pastori