Province: ritorno al passato? La parola a Rosalba Deiana, Andrea Piroddi e Ivan Mameli, Sindaci Riformatori
Province: ritorno al passato? La parola a Rosalba Deiana, Andrea Piroddi e Ivan Mameli, Sindaci Riformatori
Province: ritorno al passato? La parola a Rosalba Deiana, Andrea Piroddi e Ivan Mameli, Sindaci Riformatori
“In questi giorni, in consiglio regionale, si sta discutendo il futuro assetto istituzionale della Regione Sardegna, dalla stampa e dagli atti allo studio della I Commissione (autonomia e ordinamento), pare che l'Ogliastra non venga riconosciuta come ente locale autonomo” si legge scritto in una nota stampa dei tre Sindaci Riformatori ogliastrini Andrea Piroddi, Rosalba Deiana e Ivan Mameli.
“In questi giorni, in consiglio regionale, si sta discutendo il futuro assetto istituzionale della Regione Sardegna, dalla stampa e dagli atti allo studio della I Commissione (autonomia e ordinamento), pare che l’Ogliastra non venga riconosciuta come ente locale autonomo” si legge scritto in una nota stampa dei tre Sindaci Riformatori ogliastrini Andrea Piroddi, Rosalba Deiana e Ivan Mameli.
“Abbiamo sempre chiesto il rispetto dell’esito referendario del 2012 e quindi l’abrogazione di tutte le Province, il contestuale trasferimento delle funzioni provinciali ad altri enti locali ed in ogni caso una complessiva rivisitazione della legge regionale sul riordino delle autonomie.
Pare opportuno evidenziare che un ritorno al passato senza modifica alcuna sia un grande errore politico che non prende in considerazione le molteplici criticità vissute con l’esperienza provinciale.
Pur tuttavia se, come pare, il Consiglio regionale vuol riformare la L.R 2/2016 (Riordino del sistema delle autonomie), mantenendo in piedi le Province, chiediamo a gran voce l’istituzione della Provincia Ogliastra.
Lo facciamo per avere pari dignità e pari diritti rispetto agli altri territori della Sardegna. In concreto, se si dovesse ritornare alla piena operatività delle province allora anche l’Ogliastra deve svolgere il suo ruolo istituzionale. Non sono accettabili soluzioni con territori di seria A e territori di serie B. La nostra autonomia giuridica e istituzionale non può essere in alcun modo pregiudicata sotto la spinta di logiche numeriche che non tengono minimamente conto della nostra realtà territoriale.”
(FOTO) Veronica Contu, la make-up artist ogliastrina si racconta: dagli esordi agli effetti speciali, sua passione
Giovanissima e con le idee molto chiare: Veronica Contu, 27enne ogliastrina, si appassiona per il mondo della bellezza, della fotografia e del trucco teatrale sin da piccola. Tanti sono i traguardi tagliati da allora.
Giovanissima e con le idee molto chiare: Veronica Contu, 27enne ogliastrina, si appassiona per il mondo della bellezza, della fotografia e del trucco teatrale sin da piccola. Tanti sono i traguardi tagliati da allora.
Ma partiamo dall’inizio.
«All’età di 21 anni ho deciso di trasferirmi a Roma per studiare trucco cinematografico nella rinomata scuola REA Academy Beauty. Ho avuto così la possibilità di apprendere le migliori tecniche da grandi maestri del calibro di Antonio Ciaramella, Raffaele Squillace e Carla Belloni. Dopo qualche anno, ho deciso di tornare a Cagliari per frequentare la Faery Academy e mi sono così avvicinata allo stile glamour, con l’opportunità di approfondire le mie conoscenze nell’ambito del trucco sposa, correttivo ed editoriale. Nel 2017 ho iniziato a collaborare con svariati fotografi, partecipando nel contempo a diverse Masterclass con i truccatori più in auge del momento quali Manuele Mameli e Luca Cianciolo» racconta Contu.
Importante, il lavoro per Mediaset svolto a giugno all’Arbatax Park. «La troupe è venuta in Sardegna per girare le puntate estive della rubrica del Tg5 “L’Arca di Noè”. Il trucco della giornalista Maria Luisa Cocozza è stato affidato a me, mentre il parrucco a Marianna Perino. Sono state registrate più intro in location diverse, per cui il nostro compito è stato quello di ricreare vari look che si adattassero perfettamente alla situazione e all’outfit scelto. È stata una bellissima esperienza che porterò sempre con me».
La giornalista Maria Luisa Cocozza
La sua specialità? Gli effetti speciali.
Si sa, la fine di ottobre è alle porte e sono sempre di più i giovani che, sull’onda della celebre festa americana, si travestono per Halloween. Ora Veronica Contu è esperta in questo tipo di trucco, ma ci racconta gli esordi: «Ho iniziato come autodidatta grazie a Youtube: avevo 16 anni. Seguivo principalmente le makeup artist americane e, essendo un’amante del cinema, soprattutto di quello Horror, sono sempre stata attratta dagli effetti speciali e dal trucco teatrale» spiega. «Dopo la scuola mi rinchiudevo in camera e passavo intere serate a ricreare i vari makeup su di me utilizzando prodotti facilmente reperibili come la carta, colla vinilica e lattice. Dopo il diploma decisi di portare avanti questa mia passione iscrivendomi ad un’accademia di trucco cinematografico e televisivo a Roma, in quanto la Sardegna ancora non offriva corsi di formazione completi in questo settore».
«Molte ragazze preferiscono puntare su un trucco “normale” ma più intenso e deciso: smokey eyes nero con l’aggiunta di ciglia finte e labbra scure, altre volte mi è capitato di ricreare teschi, ferite, bruciature e fori di proiettile. Mi diverto tantissimo con gli effetti speciali, è un aspetto del mio lavoro che amo particolarmente».
Non è sempre rose e fiori. «Per me è stato molto difficile tornare in Sardegna e farmi conoscere come truccatrice. Fino a qualche anno fa questa figura non era molto conosciuta e spesso il nostro ruolo viene confuso con quello delle estetiste: in realtà abbiamo competenze diverse, complementari tra loro» specifica. «È un ambiente molto competitivo e difficile, dovrebbe esserci maggiore cooperazione e sostegno tra le varie figure professionali che lavorano in questo campo.
Ciononostante, ci sono molte gratificazioni. «La parte più bella del mio lavoro è sicuramente la soddisfazione nel volto delle clienti. Amo esaltare la bellezza delle donne, soprattutto sulle ragazze molto timide che non amano truccarsi. Cerco sempre di far capire che non serve tanto makeup, l’importante è correggere e intensificare i punti giusti partendo dalla forma del viso e usando i colori che meglio si adattano alla dominante cromatica» aggiunge, entusiasta. «Se alla base c’è una buona skincare il risultato sarà ottimale. Un’altra parte del mio lavoro consiste nel collaborare in team con fotografi e modelle. In questo caso ho la possibilità di spaziare con i tipi di makeup e dar sfogo alla mia creatività. Di solito parto sempre con un trucco editoriale, chiamato “makeup no makeup” (proprio perché c’è ma non si vede), mi piace giocare con i prodotti per creare basi leggere e luminose per poi cambiare look secondo la moodboard che mi viene consegnata. Adoro osare con i colori e focalizzare l’attenzione su un punto specifico del viso. Vedere il risultato finale in foto è sempre molto appagante».
Impegno, continui aggiornamenti, nuove sfide e voglia di brillare: questi sembrerebbero gli ingredienti per farcela in questo mondo.
«È sicuramente un lavoro molto particolare e allo stesso tempo complicato» risponde Veronica Contu quando le si chiede un consiglio per i giovani che intendono percorrere questa strada. «Bisogna essere determinati, avere tanta forza di volontà e voglia di mettersi in gioco. Il talento è alla base ma consiglio sempre di puntare su una buona formazione, scegliere l’accademia giusta è fondamentale per raggiungere un buon livello di preparazione che però solo la pratica e l’esperienza sul campo possono portare a maturazione».
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